Malattia di Lyme: La Pandemia Sconosciuta — Libro

Questo libro è un sentito invito a non arrendersi perché le soluzioni a questa malattia esistono. Ne troverai alcune in questo libro.

Si tratta di prendere coscienza di una vera e propria pandemia a livello mondale e che in Italia, pur essendo diffusa, non ha ancora avuto l’attenzione che merita.

La malattia di Lyme (dalla località omonima, negli Stati Uniti, dove fu identificata per la prima volta nel 1975) è una patologia causata dal batterio Borrelia burgdorferi e si trasmette attraverso punture di zecche infette.

I sintomi variano da persona a persona e possono includere eritema, febbre, affaticamento, mal di testa e dolori articolari. Se non trattata precocemente, può portare a complicazioni molto più serie come meningite, artrite e problemi cardiaci.

La mia storia

Tutto cominciò una mattina di fine luglio del 2018.

Avevo appena finito la mia pratica yoga, quando avvertii un dolore lancinante al ginocchio sinistro, lato interno. Per la verità, già da alcuni giorni c'era stato qualche avvertimento, piccole fitte che però passavano in fretta e alle quali non avevo dato troppo peso. (...)

Stavolta però il dolore era davvero forte e pensai di aver lo esagerato con yoga; poco male (...)

Mi resi conto ben che ero stata molto, presto troppo ottimista (...)

Incominciai a documentarmi in modo frenetico sulla malattia di Lyme, della quale sapevo poco o niente (.....)

Scoprii quindi che molte persone sono costrette a rivolgersi all'estero per diagnosi e terapie e che non esiste quasi nulla di divulgativo, in lingua italiana (...)

Mi sentii, quindi, sempre più coinvolta e cominciai a pensare che fosse giusto raccogliere quello che avevo studiato e imparato e cercare di divulgarlo per diffondere un po' di conoscenza sia della malattia e delle sue difficoltà diagnostiche, sia delle terapie (...)

- Roberta Raffelli 

Gli esami necessari alla conferma diagnostica

ELISA è l'acronimo di enzyme-linked immunosorbent assay (saggio immuno-assorbente legato a un enzima). Si tratta di un metodo di analisi immunologica che entra nella categoria dei test immunoenzimatici.

CLIA, il metodo chemiluminescence -immunoassay (CLIA) è considerato un po' più sensibile di quello ELISA classico.

WESTERN BLOT o immunoblot individua anticorpi antimicrobici nel campione del paziente mediante la loro reazione con antigene bersaglio, cioè con proteine della parete della Borrelia, fissate su speciali fogli di nylon.

PCR, la polymerase chain reaction è un test che si basa sul riscontro DNA della spirocheta, che viene amplificato in modo da poter essere percepito dall'analisi. Il problema è che purtroppo spesso il DNA non riesce a trovare perché il numero di spirochete è basso e distribuito in modo disomogeneo nei tessuti.

ELISPOT, enzyme-linked immunospot, si tratta di una metodica che indaga l'immunità cellulomediata, a differenza dei test sierologici che studiano la risposta anticorpale, e dovrebbe rappresentare un marcatore di infezione attiva.

Biposie ed esami colturali - la coltura del batterio da campioni biologici provenienti dal paziente è considerata la prova principale per la dimostrazione di una infezione attiva dalla Borrelia.

QUANTIFERON è un test che ha un approccio simile a ELISPOT (enzyme-linked immunospot) ma effetuato con tecnologia diversa di misurazione detta QuantiFERON.

Questionario del dott. Horowitz, medico internista, considerato uno dei massimi esperti di Lyme e malattie croniche degli Stati Uniti. Constatate le enormi difficoltà della diagnosi di laboratorio, ha messo appunto un metodo su base anamnestica per orientarsi verso questa patologia.

Microscopio in campo oscuro: la Borrellia è piccola, quindi difficile da identificare in modo efficace. Per questo è necessario un microscopio con una illuminazione speciale, che è quello in campo oscuro, usato fin dal XIX secolo per studiare le spirochete. Con questo microscopio, nel 1873 Otto Obermeier identificò una Borrellia come causa della febbre ricorrente.

Biorisonanza, per l'autrice questo test è stato decisivo. Un esame di medicina quantistica che si chiama SCIO, acronimo, di Scientific consciousness interface operation system.

Tale dispositivo è stato formulato nei primi anni Ottanta del Novecento dal professor William Nelson, un fisico americano della NASA che, in seguito alla scoperta dell'autismo del figlio decise di laurearsi in medicina per trovare un asoluzione alla malattia. 

La dott.ssa Raffelli, partendo dall’esperienza personale, spiega come arrivare ad una diagnosi - resa complessa dalla varietà dei sintomi e dalla somiglianza con altre patologie – e spiega quali sono le possibili terapie “per aiutare i pazienti a non perdersi nel labirinto della rete e del sentito dire, fra realtà, bufale e per dare una mano a chi e stato meno fortunato di me e sta lottando, non solo per recuperare la salute, ma anche per un riconoscimento della propria sofferenza.”

- La Prefazione è scritta dal Dott. Richard Horowitz, la massima autorità mondiale sulla malattia di Lyme -

"Il microbo è nulla, il terreno è tutto." 

- Claude Bernard -

"La salute non è tutto, ma senza la salute tutto è niente."

- Arthur Shopenhauuer -