Vai al contenuto principale Vai al footer

  +39 0547 346317
Assistenza dal Lunedì al Venerdì dalle 8 alle 12 e dalle 14 alle 18, Sabato dalle 8 alle 12

Lasciatemi Perdere — Libro

Riccardo Pittis




Prezzo di listino: € 19,90
Prezzo: € 16,91
Risparmi: € 2,99 (15%)
Prezzo: € 16,91
Risparmi: € 2,99 (15%)

  • Quantità disponibile

    Solo 1 disponibile: affrettati!
  • Disponibilità: Immediata

    Ordina entro 5 ore 27 minuti.
    Mercoledì 10 Settembre
  • Guadagna punti +17

    Accumula credito per i prossimi acquisti. Leggi di più
  • Quantità disponibile

    Solo 1 disponibile: affrettati!
  • Disponibilità: Immediata

    Ordina entro 5 ore 27 minuti.
    Mercoledì 10 Settembre
  • Guadagna punti +17

    Accumula credito per i prossimi acquisti. Leggi di più

Acquistati insieme


Descrizione

La storia, dalla culla al cesto, di uno dei più forti giocatori di bascket italiano.

Un ragazzo cresciuto in una famiglia come tante, nell’Italia degli anni Settanta, la scoperta della pallacanestro e una sola priorità nella vita: vincere.

A questa missione Riccardo Pittis sacrifica tutto, mentre l’Italia si innamora del suo sport.

Pittis combatte con se stesso per imparare che alla vittoria fa sempre da contraltare la sconfitta, anche se, come ogni campione, coltiva l’illusione di poterla evitare, aggirare, superare.

Ma anche il grande sogno del basket è destinato a tramontare e oltre il campo di gioco c’è un mondo dove la meritocrazia non sempre ha la meglio e lui non può più contare sulla sua devozione alla dea vittoria, perché sconfitta e fallimento fanno parte della vita.

In un percorso di crescita interiore, imparerà che la sconfitta è una scuola di vita preziosissima e a non temere i nostri umani fallimenti.

Estratto dal libro

Quando sei uno sportivo di successo dai tutto per scontato. Guadagni venti/venticinquemila euro al mese e ti sembra normale.

Poi finisce la carriera e non vedi più un centesimo, ma la tua testa è ancora programmata su profitti e spese da campione. Così cominci a vivere al di sopra delle tue possibilità, e cominciano i guai seri.

Quando ho toccato il fondo, ho scavato per un bel po’, perché avevo ancora la mentalità di un adolescente immaturo che deve solo alzare la mano per attirare l’attenzione di qualcuno pronto a servirgli riverente tutto ciò che desidera.

Ero stato abituato così dalla mia famiglia, da mia madre in primo luogo, e poi dalla pallacanestro. Al netto dell’impegno con cui mi ero allenato tutti i giorni in palestra, la verità è che avevo vissuto in un mondo ovattato di comfort e privilegi, dove non avevo avuto bisogno di crescere, di diventare adulto.

Poi nella vita reale ho scoperto che quando alzavo la mano, nessuno correva a chiedermi che cosa volessi. Il successo acquisito da piccoli può essere pericoloso, perché interrompe il corso naturale delle esperienze, che comprendono di norma tonfi, cadute, e fallimenti. 

Il successo rende tutto facile, e ti illudi che questa sia la regola, mentre di fatto è l’eccezione.

In più, ogni campione dello sport è un drogato, e quindi lo ero anche io. Ma niente equivoci, non mi facevo di sostanze illegali, le mie droghe erano perfettamente naturali, e autoprodotte.

Ci pensava il mio corpo superstimolato da un costante turbine di emozioni inebrianti. La biochimica di chi vive sul campo di gioco è unica, gli stati d’animo spesso in stato di picco. Noi sportivi proviamo emozioni fra le più intense, viviamo in una condizione alterata di euforia, entusiasmo, trepidazione ed estasi che pochi altri individui sperimentano nel corso della vita.

Per noi queste montagne russe emotive durano decine di anni, e la nostra chimica ne risulta modificata radicalmente. Adrenalina, dopamina, serotonina, endorfine: il pacchetto completo dei regolatori dell’umore.

Nei miei anni da cestista sono stato un sorridente “biotossico”. Ma non sempre. Nel compendio delle sostanze, ci metto anche il cortisolo, l’ormone dello stress.

Oh sì, è così quando prendi sul serio il basket come io lo prendevo, ossia quando niente è più importante, vincere è tutto, e la sconfitta equivale alla perdita di sé, all’annichilimento. 

Allora perdere è il tuo peggiore incubo e la sconfitta è umiliante, la cosa peggiore che ti possa accadere.

Dicono del libro

Ha giocato 20 anni da professionista senza mai saltare una partita. Se c’è uno capace di trovare le motivazioni è Riccardo Pittis. Adesso riesce anche a darle.

– La Gazzetta dello Sport –

Spesso acquistati insieme


Scheda Tecnica
Marca Roi Edizioni
Data pubblicazione Settembre 2022
Formato Libro - Pag 189 - 14x21,5 cm
ISBN 8836201318
EAN 9788836201310
Lo trovi in Libreria: #Coaching per lo sport #Leadership #Leadership
MCR-NR 392886

Riccardo Pittis è stato uno dei più forti giocatori del basket italiano nel periodo dalla metà degli anni ‘80 fino ai primi anni 2000. Soprannominato “Acciughino” per la magrezza che lo contraddistingueva, soprattutto nel periodo milanese all’Olimpia,... Leggi di più...

Dello stesso autore


Vedi tutte le pubblicazioni

Recensioni

Valutazione media: 0,0 stelle su 5

0% recensioni con 5 stelle 5
0% recensioni con 4 stelle 4
0% recensioni con 3 stelle 3
0% recensioni con 2 stelle 2
0% recensioni con 1 stelle 1

Scrivi una recensione per primo e guadagna punti

Scrivi una recensione pertinente e con lunghezza superiore a 120 caratteri sul prodotto che hai acquistato su Macrolibrarsi. La nostra redazione ti premierà con 30 punti + 100 EXTRA che potrai utilizzare per i tuoi prossimi acquisti. Recensioni con meno di 120 caratteri non genereranno punteggio. (Leggi il regolamento)

Scrivi una recensione per primo e guadagna punti

Scrivi una recensione pertinente e con lunghezza superiore a 120 caratteri sul prodotto che hai acquistato su Macrolibrarsi. La nostra redazione ti premierà con 30 punti + 100 EXTRA che potrai utilizzare per i tuoi prossimi acquisti. Recensioni con meno di 120 caratteri non genereranno punteggio. (Leggi il regolamento)

Articoli più venduti