Data di acquisto: 26/04/2018
Spunti interessanti, ma pieno di contraddizioni. il testo porta il lettore a comprendere il senso di unità ma si ferma lì e ci gira intorno, spesso dicendo una cosa e poi l'esatto opposto(vedi esempio dell'ego: Adya parte sottolineando quanto l'ego è uno spauracchio di molti maestri cosa che lui non vuole usare, ma poi lo usa per tutto il testo). Ho trovato anche errori d'interpretazione come quando cita Brahman e lo traduce come "testimone" per avvallare una sua tesi. Non è una lettura da evitare, ma sembra più un copia e incolla farcito da una sana idea di fondo che però non viene a galla, ci sono momenti interessanti che però muoiono ancor prima di nascere e si torna a girare a vuoto. Si parla dell'esistenza come di semplice illusione in cui nn vi è scopo dimenticando che lui stesso insegna che lo scopo è il risveglio. Non me ne vogliano i suoi seguaci, è solo il mio punto di vista, personalmente consiglierei altre letture perchè questa, a mio avviso, genera confusione.