Come vive Apis mellifera allo stato naturale, quando non è nelle arnie, sottoposta alle condizioni di vita impostegli dall’uomo?
Partendo da questa semplice domanda che ha ispirato la sua intera carriera scientifica, Seeley, vero erede dei grandi ricercatori del Novecento, ci racconta “La vita delle api” allo stato selvatico.
Quest’opera dagli ampi orizzonti naturalistici, che ripercorre anche la storia della domesticazione e dello sfruttamento dell’insetto, riassume in maniera semplice e alla portata di tutti i lettori appassionati di natura la lunga serie di minuziose osservazioni e accurati esperimenti che l’hanno portato alle sue numerose e importanti scoperte.
Dagli anni di studio ad Harvard, quando sezionò decine di alberi per studiare il nido delle api mellifere selvatiche, fino a oggi, osservando in innumerevoli esperimenti il comportamento e l’organizzazione di uno degli esseri più intelligenti al mondo, con l’aiuto dei migliori ricercatori di ogni paese, Seeley ci presenta le api come non le abbiamo mai conosciute: animali liberi, stupefacenti nella loro abilità suprema di vivere in una società perfetta, evoluta già 25 milioni di anni fa, ben prima della comparsa dell’uomo.
Grazie alla sua capacità di regolare la temperatura del nido e di programmare lo sviluppo della prole con precisione, il superorganismo alveare è in grado di estendere il proprio habitat su un’ampissima fascia climatica, che va dal Sahara alla Siberia, e di sfruttare le diverse risorse dei singoli territori in cui vive.
È bello pensare che proprio le api, avendo a lui permesso di raccogliere la loro preziosa saggezza, abbiano ricompensato Seeley facendone il primo divulgatore della loro “Vita nella libertà”, ispirandogli di raccontarci e trasmetterci questa loro meravigliosa storia, mai raccontata prima d’ora.
«Il mio libro più importante per gli apicoltori. Stanno sulle dita di una mano i libri che in ogni secolo rivoluzionano la conoscenza delle api e l'apicoltura. Questo, che raccoglie il succo dell'intera ricerca del grande scienziato statunitense, ha iniziato a farlo già prima di essere pubblicato. Perché ce n'era un grandissimo bisogno.»
T. D. Seeley