Data di acquisto: 01/10/2015
Vivere a ritroso la propria morte. Questo potrebbe essere il sottotitolo. Ivan Il'Ic, colto, giudice di prestigio, avviato ad una sicura carriera di successi, che riesce persino a schivare una trappola dei colleghi per infangarlo ed a risalire la china in extremis, di nuovo la scalata sociale, una agiata famiglia studiata a tavolino, una vita perfetta. Finché il destino ci mette lo zampino, una caduta accidentale, un dolore fisico insopportabile, ma che cresce col passar dei giorni. Il luminare di fiducia sentenzia prima diagnosi leggere, poi di gravità sempre crescente. Ivan, dunque, impara a sue spese a vedere il mondo intorno a sé con altri occhi, i suoi colleghi-nemici-invidiosi, la sua famiglia. Così comincia a desiderare che la morte arrivi in fretta, a liberarlo dai dolori fisici ma, anche peggio, da quelli morali, da una moglie che sa solo manifestare quanto lei patisca per lo stato del marito. E lui, Ivan, amaramente comprende che in fondo la vera vita, lui Ivan, non l'ha mai nemmeno sfiorata...