Data di acquisto: 16/09/2016
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Dai primi anni 90 ad oggi siamo riusciti a trasformare il sistema sanitario nazionale in una greppia, anzi "la greppia": la più grande mangiatoia di Stato. Nel 2012 la spesa pubblica in sanità è stata di 114 miliardi di euro, la terza industria del Paese.
Gli autori
Vi siete chiesti perché esiste la giornata nazionale della stipsi?
O quella dedicata alla timidezza?
Ci fanno sentire costantemente malati,
così le aziende incassano miliardi vendendo farmaci inutili.
Tutto è business nello sgangherato mondo della sanità italiana.
Sono un affare gli anziani: spuntano dovunque residenze assistenziali abusive che sembrano "lager", e il ministero non sa nemmeno quante siano. Sono un affare le mamme: vengono convinte a fare decine di esami inutili e a partorire con il cesareo, così le Asl guadagnano di più.
Ci sono policlinici dove gli universitari si spacciano per specialisti, e ci sono ospedali minuscoli senza pazienti, che però restano aperti solo per assicurare il posto (e lo stipendio) ai primari. E poi, tangenti sui grandi appalti, malaffare tra dirigenti, case farmaceutiche che schedano i dottori per corromperli, valvole aortiche che costano il triplo del normale.
Tutto, sempre, sulla nostra pelle.
L'articolo 32 della Costituzione, "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti", è una bugia. Non vale più. Non per tutti, almeno.
La verità è che lo Stato non riesce più a garantire la nostra salute.
Nonostante spenda 114 miliardi di euro all'anno in sanità, 2 milioni di italiani non possono accedere alle cure pubbliche. Esodati per colpa di ticket diventati troppo cari a causa dei debiti accumulati da amministratori scellerati.
Introduzione
Nota per il lettore
1. La sanità che fa male agli italiani
2. I migranti della salute
3. La fabbrica delle malattie
4. I medici schedati
5. Primari e direttori generali, tra potere e politica
6. Quando a operare è un abusivo
7. Gli anziani traditi
8. Partorirai (solo) con denaro
9. Tangentopoli non è mai finita
Note
Ringraziamenti
Marca | Mondadori |
Data pubblicazione | Ottobre 2013 |
Formato | Libro - Pag 167 - 15x22 - cartonato |
Formato copertina | cartonato |
ISBN | 8804630949 |
EAN | 9788804630944 |
Lo trovi in | Libreria: #Critica e denuncia al sistema sanitario |
MCR-NR | 68727 |
Michele Bocci (1971) ha iniziato a lavorare all'«Unità», dove ha scritto di musica, spettacoli e cronaca. Giornalista della «Repubblica » dal 2001, si occupa di cronaca e di sanità. Leggi di più...
Fabio Tonacci (1978) ha iniziato a lavorare al «Tirreno» a vent'anni. Per «Repubblica Tv» ha seguito la cronaca e realizzato videoinchieste. Dal 2010 si occupa di cronaca nazionale per il quotidiano «la Repubblica». Leggi di più...
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