La commercializzazione della malattia è l'arte raffinata di vendere malanni, un modo efficace per spacciare farmaci ed esami che portano a profitti enormi.
Lo scopo del presente lavoro e di svelare la trama e i meccanismi di tale "arte" allo scopo di comprenderne i subdoli intrighi vissuti ogni anno da centinaia di migliaia di persone.
Soltanto chi conosce esattamente come funziona il Sistema è in grado di difendersi.
Dopo Dittatura vaccinale e Scacco a Big Pharma, Marcello Pamio torna con questa nuova edizione de La Fabbrica dei malati, un’inchiesta sugli interessi e i crimini di Big Pharma.
A livello globale, infatti, la “malattia” rappresenta un mercato che vale migliaia di miliardi di euro ogni anno e viene gestito da aziende prive di scrupoli a cui interessano solamente i profitti e non la salute delle persone.
Alle multinazionali del farmaco, infatti, non importa guarire le persone: l’obiettivo, al contrario, è aumentare il mercato e far crescere il numero dei malati, rendendo così le malattie croniche. L’autore mostra come la commercializzazione della malattia richieda una regia ben precisa, portata avanti dalle aziende farmaceutiche che devono coinvolgere i medici per prescrivere le ricette, reclutare i ricercatori in modo che inventino nuovi disturbi, mentre i pazienti richiedono i farmaci perché convinti di essere malati.
In questo libro, Marcello Pamio svela la trama e la sceneggiatura di un inganno globale, visto e vissuto ogni anno da centinaia di milioni di persone. Soltanto se si conosce esattamente come agisce il Sistema si è in grado di difendersi.
La fabbrica dei malati è un’inchiesta approfondita sul funzionamento dell’industria farmaceutica e sul sistema sanitario globale. Marcello Pamio denuncia un meccanismo ben collaudato, che mira a trasformare persone sane in pazienti cronici, alimentando un mercato che genera profitti miliardari.
Ampio spazio viene dedicato agli inganni e al business delle multinazionali del farmaco, spiegando anche la differenza fondamentale tra screening e prevenzione.
L’autore non si limita a denunciare gli intrighi e i profitti milionari di Big Pharma, ma spiega cosa fare per difenderci dal marketing farmaceutico.
Il libro si sviluppa attraverso un’analisi dettagliata di diverse strategie adottate dalle aziende farmaceutiche e dalle istituzioni sanitarie per ampliare il bacino di “clienti”.
Tra queste strategie troviamo:
- Manipolazione delle informazioni: la costruzione di campagne mediatiche che diffondono paura e promuovono l’uso eccessivo di farmaci.
- Abbassamento dei valori di normalità: molte condizioni che un tempo erano considerate normali sono oggi classificate come patologie, aumentando il numero di diagnosi e di prescrizioni.
- Anticipazione delle diagnosi: lo screening precoce porta a trattamenti inutili e dannosi per molte persone.
- Creazione di nuove malattie: il fenomeno del “disease mongering” (commercializzazione della malattia) ha portato all’invenzione di disturbi prima inesistenti, come la sindrome delle gambe irrequiete o l’iperattività negli adulti.
«Il modello di business dell’industria farmaceutica […] serve ad ampliare il bacino di clienti, convincendo chi è probabilmente sano a ritenersi almeno moderatamente malato.» - Allen Frances, medico psichiatra
Soltanto se si conosce esattamente come lavora il Sistema si è in grado di difendersi. Le persone prive di una corretta e completa informazione finiranno tutte, chi prima chi dopo, stritolate dalla macchina infernale del marketing farmaceutico. È solo questione di tempo». «Qualcuno pensa che le case farmaceutiche stiano lavorando per la salute delle persone?
Niente di più lontano dalla verità». «La commercializzazione della malattia è l’arte raffinata di vendere malanni, un modo efficace per spacciare farmaci ed esami che portano a profitti enormi. Tale commercializzazione richiede una regia ben precisa, degli attori principali, secondari e molte comparse. - Marcello Pamio