La Dea della Montagna — Libro
Le Grandi Madri e la resistenza all'Impero
Michela Zucca
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Un libro che ricorda la storia d'amore fra esseri umani e le Montagne Madri.
Quando turisti viaggiatori e scalatori per sport cominciarono a scendere dal nord e pretesero di essere portati in alto, le guide alpine e gli sherpa tibetani si rifiutarono categoricamente.
In vetta non si poteva andare, i ghiacciai erano popolati dai demoni, che non dovevano essere disturbati. Quei signori, furibondi, scrissero lettere in cui definivano gli abitanti dei villaggi, oltre che miserabili, sporchi, ignoranti e perfino ladri, e anche superstiziosi e vigliacchi.
Ci vollero decenni per convincerli ad accompagnarli.
Da allora, ogni cima ricorda ancora il nome del "conquistatore" che, "per primo", osò salirla. Anche quando la ricerca archeologica dimostrò che gli esseri umani avevano frequentato le alte quote fin dalla notte dei tempi, si ricordò il nome dell'alpinista che l'aveva soggiogata.
Si fa finta di dimenticare, invece, l'entità che da sempre abita in quota. Uno spirito che difficilmente ha un nome. Un essere soprannaturale che può assumere diverse forme su cui le certezze sono poche, a parte una: è femmina. È la dea della montagna.
Seguendo le tracce arrivate fino a noi dall’archeologia e dal mito, si ricollegano i fili di una storia negata, che non riesce a lasciare il cuore e il ricordo di chi vive le Montagne Madri e la loro Dea.
Il profilo unico delle montagne, o meglio ancora, le cime delle montagne, costituivano un segno di identità e di individualità imprescindibile delle antiche tribù nomadi.
In un’esistenza fatta di precarietà e di erranza, di vite brevi, di assenza di certezze, di lotta per la sopravvivenza, i rilievi che si innalzavano sopra le valli erano una presenza fissa, un punto di riferimento, un legame permanente fra le generazioni e il territorio.
Spesso il loro nome significava semplicemente “Grande Madre”. Si sa per certo che per le civiltà alpine e montanare il luogo più venerato era proprio la cima delle montagne legate a un’entità femminile, protettiva, includente, la Dea della montagna, che offriva ai suoi popoli continuità culturale, rituale, emotiva, nonché protezione dai dominatori che venivano invasi dal panico al solo pensiero di dover attraversare le “selve oscure”.
"Andate a cercare la Madre degli Dei, la si troverà nei gioghi del monte Ida."
- L'Oracolo di Delfi
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Premessa
Introduzione - Montagne e Grandi Madri: un legame arcaico e universale
Capitolo 1 - Sulle tracce delle Antiche Madri: metodologia di ricerca
- Presupposti teorici
- Il contesto culturale: tessere le trame di una ricerca
- Antropologia della religione: Dea e montagna sono associate fin dai primordi
- La ricerca antropologica in quota
- La religione come fattore di coesione sociale
- I riti associati alla Dea della montagna
- L’antropologia simbolica e la Dea della montagna
- Pietre, trame, labirinti e tessuto simbolico
- Il mito: un sistema per tramandare storie proibite
- Quello che resta, quello che sparisce e come si tramanda nel tempo
- La pratica della ricerca: percorsi, presenze, persistenze
- Sui sentieri delle Madri Antiche: mettersi in cammino
- Frequentare i musei. Immagini della Dea: le sculture più antiche
- Alla ricerca della simbologia femminile
- La Dea della montagna madre di tutti gli animali
- La grande sciamana della montagna
- I siti sacri alla Dea
- Brandopferplatz, o siti dei falò rituali
- La Dea della montagna nelle fonti letterarie classiche
- Tracce della Dea nelle chiese medievali
- Persistenze degli aspetti “pagani” nelle leggende, nei miti, nelle canzoni e nei testi di preghiere
- Presenza delle Madonne nere
- Sincretismi religiosi: dalla persecuzione all’assimilazione
- La simbologia della Dea che rimane nel rito. I pellegrinaggi con le ceste in testa
- Nomi dei luoghi sacri e memoria della Dea
- Donne, montagne, territorio. Costruzione della storia e prospettiva di genere
- Costruire insieme la storia di chi non ha voce
- Il nomadismo femminile: dagli alpeggi alle steppe
- Le donne e l’antica religione della montagna
Capitolo 2 - Per prima cosa i reperti: quello che dice l’archeologia. Le tracce materiali della Dea della montagna
- Le montagne furono i primi luoghi sacri della storia dell’umanità
- Il ventre della Dea: la grotta e la montagna
- L’interpretazione dei reperti
Capitolo 3 - L’archetipo della Grande Madre della montagna
- Il trono della Signora della montagna
- Le ossa della Dea
- Il grembo della Dea della montagna
- Le acque della Dea della montagna
- Il lato oscuro della forza: la bestia e la Dea
- La Dea in forma di donna: le “Veneri” preistoriche
Capitolo 4 - Le grandi dee senza nome
- La Dea drago: sirene e melusine
- L’antenata totemica: la Dea orsa che allatta e protegge i suoi cuccioli
- Le Madri col bambino
- La Dea Madre nera di Monte San Martino (TN)
- Le Trinità femmine
- La Dea furibonda protettrice della sua gente in guerra
- Orge in onore della Dea della montagna
Capitolo 5 - Le Grandi Madri dei popoli alpini
- Reitia dei Reti
- Il sito sacro di Monte Calvario (BL): un esempio di scoperta annunciata
- Il nome impronunciabile della Dea della montagna
- Reitia come dea uccello
- La Dea della scrittura e le scuole di scrittura per donne
- Noreia dei Norici
Capitolo 6 - La Dea Nera della montagna
- Cibele la sanguinaria
- Mefite delle paludi, dei tratturi e dei mercati
- I santuari d’altura sugli Appennini
- Artemide della prima trinità tremenda
- Diana triforme delle selve, delle montagne e degli schiavi
- Il Vangelo delle Streghe
- Il cimitero dei bambini della Valle del Tevere
- Da Grande Madre di popoli liberi a liberatrice di schiavi
Capitolo 7 - La Dea della montagna e il cristianesimo
- Il cristianesimo si diffonde nelle città, fra le donne, i servi e gli schiavi
- Per le donne l’illusione durò poco
- Il collasso del sistema: non tutto il male viene per nuocere. Anzi...
- Il lungo Medioevo delle tribù degli indigeni d’Europa
- La resistenza delle sacerdotesse della Dea della montagna
- La persecuzione della religione della Dea
- Dalla Signora delle montagne a Nostra Signora delle cime
- Ritratto di Dea della montagna travestita, accompagnata da drago e santificata per omicidio
- La Canzone di Santa Margriata
Bibliografìa
Sitografìa
Marca | Venexia Editrice |
Data pubblicazione | Febbraio 2024 |
Formato | Libro - Pag 340 - 18,5x23 cm |
ISBN | 8899863938 |
EAN | 9788899863937 |
Lo trovi in | Libreria: #Dea e Donna #Montagna |
MCR-NR | 471439 |
Michela Zucca (1964) lombarda, si è laureata in Storia a Milano, specializzandosi in Antropologia con il lavoro di campo fra gli sciamani amazzonici. Si occupa di Storia di genere, con speciale attenzione alla vita quotidiana delle donne di montagna, alla storia della stregoneria e a quella... Leggi di più...
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