Data di acquisto: 19/11/2024
Libro ben strutturato
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Un testo millennial, volto ai vecchi e ai nuovi giovani, indispensabile per avere un'idea chiara dell'attuale società.
In questo libro, l'autrice affronta in modo ampio - e, si direbbe, panoramico - di versi temi tra cui La nuova censura - Contro il politicamente corretto. Un lavoro esauriente, ampio, accurato, capace di analizzare il fenomeno della censura in ogni suo aspetto e variante.
L'obiettivo principale è quello di mettere in luce la "genealogia" di tutte le forme di intolleranza e di censura che fioriscono oggi, con il risultato che la libertà di espressione non è mai stata tanto chiacchierata come quando è quasi completamente scomparsa.
In Francia, negli anni Settanta si parlava di "terrorismo intellettuale", negli anni Ottanta di "nuova Inquisizione", negli anni Novanta e Duemila di "correttezza politica", negli anni Duemila e dieci di "pensée unique", negli anni Duemila e venti di "wokismo", di "cancel culture", ecc.
Tutte queste espressioni descrivono fenomeni di censura che sono stati collegati tra loro, con una significativa accelerazione.
Tutti.
La "nuova Inquisizione" è ancora tra noi (il numero degli inquisitori è in continua crescita, soprattutto grazie ai social network), ma è con l'emergere del "politicamente corretto" che le cose sono davvero cambiate.
«Mai come ora la censura occidentale è stata più opprimente e totalitaria […] La censura non è più repressiva, ma produttiva di regole che il Potere vuole imporre».
Carlo Freccero e Daniela Strumia
«Oggi i dissidenti non sono più deportati, sono condannati alla morte sociale; non vengono più fucilati, ma marginalizzati e i loro microfoni vengono tagliati per farli tacere o per rendere inudibili i loro discorsi».
Alain de Benoist
Sui social network il controllo delle informazioni è sempre più stringente: post, articoli e opinioni che sfidano la narrativa dominante vengono oscurati o rimossi, mentre gli algoritmi penalizzano i contenuti ritenuti “non conformi” a certi standard, determinando una moderna forma di Inquisizione digitale.
Inchieste e casi di cronaca, dai Twitter Files all’arresto di Pavel Durov, attestano le pressioni che le Big Tech ricevono dai governi e dalle agenzie di intelligence per assecondare questa china liberticida.
Il silenziamento delle voci divergenti avviene anche fuori dalla Rete, come dimostrano le derive puritane dell’ideologia woke e il fanatismo della cancel culture.
"Esprimere un pensiero divergente diventa un “reato di opinione”
Al tempo delle guerre ibride, i Giganti del web, coadiuvati dai media di massa e dai fact-checkers, sono diventati il braccio armato del Potere: questo sistema intende creare una informazione certificata, presentando come legittime solo le narrazioni conformi alla linea ufficiale, mentre tutte le forme di pensiero critico vengono etichettate come “complottismo” o disinformazione e rischiano di essere perseguite come uno “psicoreato” di orwelliana memoria.
- Nihil obstat quominus Imprimatur -
«In questo ottimo libro, Enrica Perucchietti affronta in modo ampio – e, si direbbe, panoramico – un tema al quale io stesso mi sono molto interessato, non solo nei miei articoli ma anche in diversi libri […] Il “pensiero unico” […] rivela ciò che è veramente in gioco: l’instaurazione di un totalitarismo “morbido”, volto a eliminare ogni pensiero dissidente, l’avvento di una società di sorveglianza e controllo di cui l’immagine simbolica del Panopticon è la perfetta rappresentazione».
- Alain de Benoist -
«Siamo in piena propaganda di guerra, ma rispetto al totalitarismo del passato, il potere dispone di uno strumento in più: i Big Data, gli algoritmi in grado di processare la massa delle affermazioni individuali per identificare i colpevoli del dissenso».
- Carlo Freccero e Daniela Strumia -
«Se vogliamo che la nostra voce conti, dobbiamo unirci in una lotta comune contro il fuoco del totalitarismo democratico, pronto a bruciare digitalmente ogni forma di dissenso e a riscrivere la Storia a proprio piacimento».
-Enrica Perucchietti -
Prefazione di Alain de Benoist
Prefazione di Carlo Freccerò e Daniela Strumia
Prologo
Introduzione - La spirale del silenzio: cyber censura e autocensura al tempi di internet
Capitolo 1 - Social network censurati a "fin di bene"
Capitolo 2 - La criminalizzazione del pensiero divergente
Capitolo 3 - Davos: ricalibrare la libertà di pensiero
Capitolo 4 - Cronache al tempi delle epurazioni digitali
Antefatto - L’arresto di Pavel Durov
Capitolo 5 - Il futuro incerto di Telegram e l’ascesa di Signal
Capitolo 6 - Le “porte girevoli” dello stato profondo intelligence, difesa e big tech
Capitolo 7 - L'accusa di complottismo: il sortilegio dei maghi neri della comunicazione
Capitolo 8 - La patologizzazione del dissenso: curare chi non si allinea al pensiero unico
Capitolo 9 - Prevenire è meglio che censurare: la "buona informazione" dei filantrocapitalisti
Capitolo 10 - Chi finanzia l'inquisizione digitale?
Capitolo 11 - Neolingua: uniformare il pensiero e sottomettere la mente
Capitolo 12 - Fuga dal totalitarismo Woke
Conclusioni - Che fare?
L'autrice
Marca | Arianna Editrice |
Collana | Un'Altra Storia |
Data pubblicazione | Novembre 2024 |
Formato | Libro - Pag 240 - 15x21 cm |
ISBN | 8865882921 |
EAN | 9788865882924 |
Lo trovi in | Libreria: #Inganni e controinformazione |
MCR-NR | 663877 |
Enrica Perucchietti, vive e lavora a Torino. È uno dei volti più noti della controinformazione in Italia. È giornalista, scrittrice ed editor, autrice di numerosi saggi di successo. Leggi di più...
Data di acquisto: 19/11/2024
Libro ben strutturato