L'Ultima Cena - Anoressia e bulimia — Libro
Massimo Recalcati
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Acquistati insieme
Cosa significa per l'essere umano mangiare?
E cosa significa «mangiare il niente»? Si tratta di un appetito di morte o dell’affermazione di un desiderio singolare?
L’anoressica si rifiuta al cibo per sottrarsi all’invasione dell’Altro, ma anche per esercitare un dominio sul proprio corpo e sulla propria vita.
È una rivendicazione del suo diritto a esistere o un tentativo di espellere il dolore e la sofferenza? E la bulimica cosa fa, in realtà, quando cerca di colmare attraverso il cibo un vuoto incolmabile?
Bisogno e domanda
La dimensione della fame resta comunque centrale nell'esperienza anoressico-bulimica.
Una mia paziente mi disse: «La fame è nella testa». Aveva ragione.
Se il corpo è il luogo dell'Altro, la fame non è solo una spinta al nutrimento ma è anch'essa, nel suo fondamento, un prodotto dell'azione del linguaggio sull'uomo. Un prodotto, se si vuol dire così, "mentale".
Anoressia e bulimia mettono bene in evidenza i limiti di una concezione cognitivo-comportamentista del soggetto. Si tratta infatti di comportamenti che fanno saltare sia la logica del principio di piacere sia quella del principio di realtà.
Mangiare fino a scoppiare, vomitare venti volte al giorno, rifiutare il cibo fino a lasciarsi morire sono comportamenti contro-natura.
Freud direbbe "masochistici". E, come la clinica insegna, non c'è modo di modificare questa situazione aggredendo direttamente la patologia del comportamento alimentare, provando, per esempio, a normalizzare la funzione dell'appetito.
Perché evidentemente il malato non è l'appetito.
Dunque i programmi di rieducazione cognitivo-comportamentale non servono alla cura. Essi curano la fame nell'illusione di ripristinare un equilibrio alimentare perduto.
Ma la fame è nella testa. E dunque non può essere aggiustata aggiustando la funzione dell'appetito.
Con questo libro, oggi riproposto in una versione aggiornata, Massimo Recalcati ha inaugurato un nuovo modo di interrogare l’anoressia e la bulimia promuovendo un cambiamento di paradigma nella teoria psicoanalitica e contrastando le terapie focalizzate sulla correzione autoritaria del comportamento alimentare.
Anoressia e bulimia non sono più intese come patologie della condotta alimentare ma come “malattie dell’amore”.
«La notte anoresico-bulimica è la notte di una solitudine infinita. Il patto con l'Altro è rotto: l'Altro tradisce, abbandona, è l'Altro del non-amore.»
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Prefazione alla nuova edizione
Prefazione all'edizione 2007
L'ultima cena
Introduzione
- Ancora...
- L'Ultimo Convivio
- Il discorso anoressico-bulimico
1. Il pieno e il vuoto
- Il vuoto e la sostanza
- Il corpo come luogo dell'Altro
- La pulsione orale: mangiare il vuoto
- Il vuoto della brocca
- Bisogno e domanda
- Domanda e desiderio
- Il sogno della bella macellaia
- Circuito del godimento e circuito del desiderio
- Il desiderio della larva
- Lacan e l'anoressia: un'aporia feconda
- Un desiderio debole
- La madre-coccodrillo
- Un'identificazione adesiva
- Metafora paterna debole
2. Via estetica e via morale nell'anoressia-bulimia
- Le due vie
- Il controllo dell'Altro
- La battaglia del peso
- Quantità/qualità
- Mangiare la schiuma
- Una malattia dell'amore?
- La domanda d'amore
- Donne invisibili
- 2Padre, non vedi che mangio?
- L'anoressia isterica
- La scena primaria dell'anoressia
- Il potere del significante
- La funzione dello specchio
- Il potere dell'immagine
- Il godimento dell'immagine
- Il corpo-magro come feticcio
- Anoressia-bulimia e adolescenza
- L'alpinista di Binswanger
- Perché le donne?
- Ravage
- L'Ultima cena
- Il sistema del super-io anoressico-bulimico
- Malattie della volontà
- La "spinta-alla-Cosa"
3. L'olofrase anoressico-bulimica
- Un mistero in piena luce
- Fenomeno e struttura
- Anorexie hystérique o anorexia nervosa?
- Nevrosi o psicosi?
- La clinica freudiana: distinzione strutturale di nevrosi e psicosi
- Il concetto di borderline: una terza struttura soggettiva?
- Una clinica a metafora debole
- L'olofrase anoressico-bulimica
- Logiche del trattamento
- Diventare segno
- Il corpo che muore
- Una clinica del preliminare
- La rettifica soggettiva
- Certezza e verità
- L'anima bella
- Inconscio e interpretazione
- L'opacità della lettera
- Condizione dell'interpretazione: l'enigma al posto dell'evidenza
- Ostacolo all'interpretazione: l'evidenza al posto dell'enigma
- Un eccesso di evidenza
- Il furto dell'evidenza
- La borsa e la vita
4. Il ritorno dello spettro
- La carne impassibile
- Sindrome culturale?
- Patologie della modernità?
- Il rifiuto e l'offesa
- L'«appetito tenuto a freno»
- Anoressia-bulimia e il discorso del capitalista
- "Il ritorno dello Spettro'
- L'avere e/o l'essere
- La ricerca del fallo
Bibliografia
Indice dei nomi
Marca | Castelvecchi |
Data pubblicazione | Giugno 2024 |
Formato | Libro - Pag 15x21 cm |
ISBN | 8876157174 |
EAN | 9788876157172 |
Lo trovi in | Libreria: #Disturbi Alimentari #Manuali di psicologia |
MCR-NR | 590768 |
Massimo Recalcati è uno psicoanalista lacaniano tra i più noti in Italia, soprattutto per i suoi studi sui disturbi del comportamento alimentare (anoressia e bulimia). Nel 2003 ha fondato JONAS, Centro di Clinica Psicoanalitica per i Nuovi Sintomi, con l'intento di allargare... Leggi di più...
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