Un racconto tra mito e leggenda sull'amicizia tra uomini e dèi, all'inizio della nostra civiltà.
Questo antichissimo testo è incredibilmente attuale, per i temi che tratta:
- la ricerca dell’immortalità,
- la confusione tra Male e Bene,
- il maschile e il femminile,
- l’eterna lotta tra Spirito (il perfetto),
- Anima (la parte caduca, imperfetta dell’uomo).
Un testo immortale, indispensabile in ogni Biblioteca. La storia di Gilgamesh, archetipo dei miti sulla ricerca dell’immortalità, la lotta e la confusione tra Bene e Male, Spirito perfetto e Anima imperfetta, risale alle origini della civiltà. Per secoli se ne erano perse le tracce, finché a metà dell’Ottocento alcune tavolette incise sono state ritrovate quasi per caso.
Ma ancora molto resta da scoprire su questa storia che narra dell’amicizia tra uomini e dei.
In un primo momento le tessere erano state riordinate in modo imperfetto, e le traduzioni che si sono susseguite negli anni, molte delle quali prive di valore filologico, hanno reso ancora più confusa la storia di questo poema. Pincherle risale alle fonti originarie per permettere al lettore una comprensione completa di una delle più antiche e meravigliose epopee della storia dell’uomo.
Con un ricco apparato fotografico sui più importanti reperti collegati al mito di Gilgamesh.
L’autore, archeologo ed esperto di lingue perdute, commenta questo racconto mitologico, più antico dell’Iliade, e ne propone una traduzione poetica ed emozionante.
“I libri che scrivo e che faccio conoscere, hanno uno scopo, un filo conduttore, far rinascere gli antichi pensieri creativi dell’uomo. L’archeologo moderno, indagando nell’antichità, ha trovato un mondo edenico, pacifico, felice. L’antica età dell’oro non fu un mito, ma realtà!”.
- Mario Pincherle