Questo libro nasce dal progetto di esplorare l'arte del mentire a se stessi e agli altri,
un'arte che in quanto inevitabile andrebbe acquisita a scopi etici.
Giorgio Nardone
«Non si dicono le bugie!»
Quante volte i nostri genitori ce l'avranno ricordato?
Chi non ha mai mentito a fin di bene a familiari o amici? Quanti fra di noi non hanno mai taciuto certi segreti scomodi o inconfessabili al partner o, al contrario, giurato un amore eterno quanto irrealistico?
«In amore la sincerità a piccole dosi è pericolosa, a grandi è micidiale» diceva Oscar Wilde.
Insomma, la sincerità assoluta è una pia illusione.
Mentiamo in continuazione, e soprattutto a noi stessi, convincendoci che la realtà non è come è, ma come vorremmo che fosse.
Al di qua di ogni moralismo ed evitando una rigida contrapposizione logica o etica tra «vero» e «falso», la menzogna non va condannata in assoluto, ma unicamente nelle sue manifestazioni truffaldine o criminali: mentire non è solo un processo percettivo fisiologico, ma un comportamento intrinseco in ogni forma di comunicazione - affettiva, professionale, politica - di cui dovremmo prendere consapevolezza e sfruttare le potenzialità.
Giorgio Nardone propone un atteggiamento realista e pragmatico, per cui una bugia va sempre valutata alla luce delle circostanze, delle intenzioni, dei suoi obiettivi e dei suoi effetti.
Ognuno di noi dovrebbe imparare l'«arte della menzogna», conoscerne gli stratagemmi e la loro corretta applicazione, trasformandola in un'importante risorsa relazionale. Allora sì potremo ammettere serenamente, e nel senso più autentico dell'espressione, di aver detto una bugia «a fin di bene». Il nostro e quello degli altri.
Esplorare l'arte del mentire a se stessi e agli altri, impararne gli stratagemmi, affinché ognuno di noi sappia usare la menzogna in modo sano e responsabile: prima di tutto per non esserne artefice o vittima inconsapevole e, in secondo luogo, per migliorare la vita degli altri, la propria e il mondo in cui viviamo.
Anteprima del Libro
Lettori! Immaginatevi di svegliarvi dopo un piacevole sogno erotico nel quale la protagonista femminile è la vostra ex fidanzata: lo raccontereste alla vostra attuale compagna o è meglio omettere l'accaduto?
Lettrici! Figuratevi di tornare a casa in auto durante un temporale quando incontrate l'ex fidanzato sotto la pioggia e senza ombrello, gli offrite un passaggio e dopo averlo salutato provate una struggente nostalgia di lui e dei momenti vissuti insieme: una volta chiusa la porta di casa raccontereste l'accaduto a vostro marito?
Genitori, ascoltate questa storia: vostro figlio ventenne prende a pugni un bullo che ha molestato in maniera pesante la fidanzata. Il molestatore purtroppo è figlio di un capo della malavita che ora dà la caccia a vostro figlio per vendicarsi. Per fortuna siete stati capaci di metterlo al sicuro in un luogo segreto ma i malavitosi vi aggrediscono per sapere dove è nascosto, direte loro la verità o mentirete per proteggerlo?
Giovani in cerca di lavoro: siete prossimi a una prova di assunzione per un posto di lavoro da sempre agognato che prevede una dura sequenza di prove attitudinali e colloqui motivazionali, ma nel bel mezzo della preparazione finale scoprite che la fidanzata vi tradisce con il vostro migliore amico. Nelle prove dichiarerete il vostro sconforto e lo stato depressivo o di rabbia, oppure cercherete di fingere di essere in perfetto equilibrio emotivo?