L'agricoltura naturale è il vertice del progresso rivoluzionario dell'agricoltura artigiana.
Questo libro nasce dall’intento di divulgare in Italia il metodo di coltivazione del celebre agronomo giapponese Masanobu Fukuoka, pioniere dell’agricoltura naturale, che conta un vasto seguito in Italia.
Si tratta di un manuale che insegna la cosiddetta “l’agricoltura del non fare” e nello stesso tempo invita a riconnettersi con la natura, per vivere in modo più armonioso.
L'agricoltura naturale di Masanobu Fukuoka si basa sulla drastica riduzione dell'intervento umano, l'assenza di impatto sugli ecosistemi e la fiducia nella biodiversità per tenere a bada parassiti e infestanti. L'unica condizione per praticarla è il risveglio del suolo, ossia il ripristino della vita e della sostanza organica in quei terreni impoveriti dalle coltivazioni intensive, sia convenzionali che biologiche.
Seguendo le orme del celebre agronomo giapponese, Kutluhan Özdemir svela, con semplicità, i segreti per avviare, ciascuno nel suo orto, campo o frutteto, la propria personale "rivoluzione del filo di paglia".
Dopo aver conosciuto gli allievi di Fukuoka in tre diversi continenti, l'autore si è stabilito nelle Marche, dove ha fondato una fattoria naturale divenuta punto di riferimento per chi sogna di coltivare una sobria e permanente abbondanza di cibo genuino a costi irrisori.
Da qui si muove in tutto il mondo per divulgare l'arte del "non fare" attraverso i suoi laboratori.
Questo volume raccoglie e amplia il contenuto dei laboratori, offrendo l'opportunità di difendere la Terra preservando la terra: senza arare, potare, fertilizzare, diserbare e irrigare, risparmiando su macchine agricole, certificazioni e prodotti chimici, evitando monocolture e OGM.
Per affidarsi, con successo, unicamente alla natura.
"La nostra mente, ossessionata dall'idea del 'fare', così essenziale per la società industriale, ha creato una barriera fra noi e la nostra essenza di viventi.
Non vediamo più un albero come tale, ma come una macchina da cui trarre il maggior vantaggio possibile, dimenticandoci come nasce, la forma in cui si sviluppa e come si nutre.
Così percepiamo il mondo e i suoi equilibri ponendo continuamente le nostre esigenze al centro di tutto. È come guardare la vita attraverso una lente".
- Kutluhan Özdemir -