Questo libro racconta l’esperienza di un-schooling che l’autrice vive con i suoi tre figli di 6, 4 e 2 anni. I bambini non sono iscritti a scuola ma vengono educati a casa valorizzando l’innata capacità di imparare che hanno i più piccolini.
Invece dei programmi scolastici nazionali, al centro del percorso sono collocate le energie fisiche, creative ed emotive di ciascun bambino, di cui vengono rispettate le peculiarità e liberate le risorse.
A casa si impara a leggere e a far di conto, ma anche ad usare le mani, a discutere, a vivere in consapevolezza. Una scelta rivoluzionaria per far apprezzare alle nuove generazioni valori come la sostenibilità, la decrescita, il rispetto e l’inclusione.
Un libro autobiografico che anche contribuisce al dibattito pedagogico, presentando i più innovativi studi sull’apprendimento, le neuroscienze e la psicologia dell’età evolutiva.
“A volte si va fuori, a passeggiare, in biblioteca, a visitare un museo o una fattoria didattica. A casa si legge, si fanno i conti, si riparano le cose rotte, si gioca. I bimbi hanno sempre a disposizione fogli e colori, libri, vestiti per travestirsi...”.
Dalla quarta di copertina
«Come sarebbe a dire, che non mandate i vostri figli a scuola? Ma non è obbligatorio? E allora come fanno a imparare a leggere, a scrivere e a far di conto? E in che senso, imparano da soli? E la socializzazione?».
Queste domande nascono spontanee quando si affronta il tema dell'unschooling, e il libro che avete tra le mani cerca di fornire le risposte a partire dall'esperienza di chi ha fatto questa scelta per i propri figli.
L'apprendimento spontaneo in un ambiente familiare e sociale incoraggiante e ricco di stimoli, costituisce un valido percorso di istruzione, anzi di autoistruzione, in grado di sostituire quello scolastico. I bambini semplicemente continuano, come hanno fatto in millenni di evoluzione, a imparare da soli: sono biologicamente programmati per farlo e non ne possono fare a meno.
Le numerose esperienze di unschooling sparse per il mondo ci dimostrano che i bambini, anche senza un programma didattico prestabilito e imposto dall'esterno, sviluppano con successo le loro capacità in autonomia, seguendo i propri ritmi.
Rifacendosi a un nutrito corpus di studi sull'apprendimento, le neuroscienze e la psicologia dell'età evolutiva, questo libro racconta come e perché adottare l'unschooling, riportando con decisione al centro del dibattito sull'educazione i legittimi protagonisti: i bambini.