Data di acquisto: 17/04/2018
una piacevole sorpresa dopo anni che conosco jung...non manca di stupire
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Sulla messa, rito capitale del cristianesimo e tra i più densi di sacralità delle religioni universali, non si contano gli studi teologici e le indagini antropologiche.
Jung ha una conoscenza di prima mano degli uni e delle altre, ma in questo saggio del 1942 vi attinge con finalità diverse sia da quelle dottrinali, che appartengono al dominio della fede, sia da quelle descrittive, che rischiano di fare «appassire» il tenore spirituale del loro oggetto.
L'interpretazione dei singoli momenti liturgici dell'evento cristiano e la ricerca di molteplici analogie culturali, dal rito azteco del «mangiare il dio» allo sbiancamento della vittima sacrificale presso i bantù, sono orientate qui a ciò che più interessa alla psicologica analitica: comprendere la verità psichica che si esprime nel «simbolo essenziale della messa».
La vitalità e l'efficacia del suo mistero trovano infatti alimento nella pulsione archetipica alla trasformazione, ossia in «condizioni psichiche profondamente radicate nell'anima umana».
Marca | Bollati Boringhieri |
Data pubblicazione | Dicembre 1978 |
Formato | Libro - Pag 168 - 13x19 |
Ultima ristampa | Aprile 2013 |
ISBN | 8833924424 |
EAN | 9788833924427 |
Lo trovi in | Libreria: #Saggistica e religione #Simbolismo #Carl Gustav Jung |
MCR-NR | 63266 |
Carl Gustav Jung, nato a Kesswill, in Turgovia, nel 1875, era figlio di un pastore protestante. Studiò medicina a Basilea e nel 1900 si trasferì a Zurigo, dove iniziò la pratica medica sotto la guida di Eugen Bleuler. Allievo e seguace di Freud, Jung si allontanò dal maestro nel 1913, a causa... Leggi di più...
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