Il Patto — Libro
La trattativa Stato e Mafia nel racconto inedito di un inflitrato
Nicola Biondo, Sigfrido Ranucci
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Con la prefazione di Marco Travaglio, il libro, che è un vero e proprio reportage giornalistico, svela i retroscena di un fatto di cronaca che ha coinvolto l'Italia intera
Sembra un film ma è una storia vera, e inedita, di cui pochissimo si è scritto e parlato.
Un infiltrato dentro Cosa nostra negli anni delle stragi e all’inizio della Seconda repubblica. Un uomo d’onore al servizio dello Stato. Oggi le rivelazioni di Ilardo – raccolte dal colonnello Michele Riccio – sono alla base di un processo in corso a Palermo che vede come principale imputato il generale Mario Mori. Ilardo parla di patti e di arresti di capimafia (“In Sicilia i capi o muoiono o si vendono”).
Fa i nomi.
Cita Marcello Dell’Utri: “un esponente insospettabile di alto livello appartenente all’entourage di Berlusconi”.
Sembra una storia sudamericana, ma accade in Italia. Meno di venti anni fa. E oggi, dopo le rivelazioni del figlio di Vito Ciancimino, molti all’improvviso parlano. Ilardo nel 1994 nessuno lo ascolta – a parte il colonnello Riccio, che registra tutto. Ed è incredibile perché proprio l’infiltrato porterà gli uomini del Ros nel casolare di Provenzano. Perché il boss non fu arrestato? Dice Mori ai magistrati di Palermo: “Non ricordo… tenga presente che io ero responsabile di una struttura quindi avevo una serie di problematiche…”.
E il suo vice Mario Obinu: “Abbiamo localizzato il casale… (va considerata) la difficoltà tecnica di entrare, in quanto era costantemente occupato da pastori, mucche e pecore”. Risultato? Provenzano continuerà a trattare con i nuovi referenti politici della Seconda repubblica.
E Ilardo sarà ammazzato dalla mafia nel 1996, pochi giorni prima di diventare ufficialmente pentito.
Oggi si parla di misteri e ombre dietro le trattative tra Stato e Mafia. Ma non ci sono né misteri né ombre. Basta mettere in fila i fatti, come fanno gli autori in questo libro. Basta ascoltare Ilardo (ci sono i nastri con la sua voce).
È difficile da credere ma è tutto clamorosamente chiaro.
"Molti attentati addebitati a Cosa Nostra non sono stati commessi da noi ma dallo Stato. Voi lo sapete benissimo."
Luigi Ilardo, l’infiltrato. Le sue rivelazioni sono alla base del processo in corso a Palermo a carico dell’ex capo del Sisde e del Ros, generale Mario Mori, per la mancata cattura di Provenzano nel 1995.
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Marca | Chiarelettere |
Data pubblicazione | Gennaio 2010 |
Formato | Libro - Pag 325 - 14x20,5 |
Nuova Ristampa | Aprile 2015 |
Note | Prefazione di Marco Travaglio |
ISBN | 8861905161 |
EAN | 9788861905160 |
Lo trovi in | Libreria: #Mafia #Eventi da non dimenticare |
MCR-NR | 30947 |
NICOLA BIONDO, giornalista e scrittore, scrive su «l’Unità». Ha collaborato alla trasmissione TV Blu notte di Carlo Lucarelli. Fino all'estate del 2014 è stato responsabile del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati. Leggi di più...
Sigfrido Ranucci, giornalista inviato Rai. Ha realizzato, tra l’altro, inchieste sulla mafia, sull’utilizzo dei proiettili all’uranio impoverito e denunciato l’uso del fosforo bianco in Iraq. Leggi di più...
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