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Il Mio Nome è Meriam — Libro

Antonella Napoli (giornalista)




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Descrizione

Condannata a morte perché donna, perseguitata perché cristiana

«Ascoltai le parole del giudice senza abbassare lo sguardo, mentre all'esterno del tribunale un gruppetto di estremisti accoglieva la sentenza e festeggiava al grido di Allah Akbar!

Non sapevo di essere un simbolo, né mi importava. Pensavo soltanto a mio marito, al piccolo Martin e alla vita che cresceva dentro di me. Pensavo che sarebbero bastate due parole per uscire dall'incubo e tornare a una vita normale. Ma che non le avrei dette. Né allora né mai. Avrei sopportato qualsiasi pena pur di difendere la mia dignità e tutelare la libertà di scegliere e credere nella propria religione. Qualsiasi essa fosse.»

Il suo caso ha tenuto milioni di persone con il fiato sospeso.

Meriam Ibrahim Ishag, una giovane sudanese di religione cristiana, è stata arrestata da un tribunale di Karthoum dopo che un parente – un perfetto sconosciuto – l'aveva denunciata per apostasia.

Incarcerata incinta con il figlio piccolo, in condizioni durissime, all'ottavo mese di gravidanza è stata condannata a cento frustate con l'accusa di adulterio per aver sposato un cristiano e alla morte per impiccagione per aver rifiutato di abiurare. In catene, Meriam ha dato alla luce sua figlia.

Anche per quella bambina non ha abbassato lo sguardo. Anche per lei non ha smesso di lottare.

E con lei ha lottato Antonella Napoli, la giornalista italiana che ha promosso la campagna per portare il caso all'attenzione del mondo.

Ora racconta la sua storia.

Una storia che non è solo la sua.

Perché ci sono troppe bambine, ragazze, donne vittime della sharia, troppe Meriam, Malala, Hina, Sanaa, Asia, Sakineh. Oggi più che mai.

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Scheda Tecnica
Marca Piemme
Data pubblicazione Maggio 2015
Formato Libro - Pag 138 - 14x22 - cartonato
Formato copertina cartonato
ISBN 8856648156
EAN 9788856648157
Lo trovi in Libreria: #Saggistica sulle donne #Saggistica sulle donne #Critica sociale
MCR-NR 96785

Antonella Napoli è Giornalista e scrittrice, collaboratrice di Vanity Fair, Limes e L'Huffington Post. Presidente dell'associazione "Italians for Darfur Onlus", si occupa da anni di diritti umani, promuovendo campagne, eventi e iniziative istituzionali. È coordinatore per l'Italia... Leggi di più...

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