Il mare intomo a noi si legge per la sua bellezza, la sua purezza intellettuale, la sua miniera di informazioni, il suo impegno per la salute del pianeta. E un capolavoro - uno dei più importanti e fortunati libri scritti sul mondo naturale - che ha aperto gli occhi a molti sull'importanza dell'oceano, madre di ogni forma di vita.
Pubblicato per la prima volta nel 1951, ha venduto oltre un milione di copie e occupato i primi posti della lista dei best seller del «New York Times» per ottantasei settimane consecutive; è stato tradotto in ventotto paesi, ha ispirato un film premiato con l'Oscar e ha vinto il National Book Award. L'autrice, Rachel Carson - madre e simbolo del moderno movimento ambientalista - ha fatto pervenire a noi le molteplici voci dell'oceano, i suoi sussurri e le sue grida, i suoi gemiti e il suo silenzio assoluto.
E la sua forza risiede nel fascino e nell'arte della scrittura, nella sua erudizione ed elaborata organizzazione dei fatti, e nella sua personale reticenza che cattura la nostra attenzione in modo pacato.
Con un linguaggio elegante e poetico, ci descrive le montagne e i canyon sommersi, il rapporto che nei secoli l'uomo ha avuto col mare, gli effetti dei venti, delle onde, fino a oltrepassare i limiti della nostra immaginazione, raccontando il modellamento delle rocce liquide che fluttuano nelle grandi maree.
Ma ciò che si apprezza di più di questo libro è la sensibilità, la passione e il rispetto che l'autrice manifesta nei confronti della natura, dei suoi habitat e dei suoi organismi.
Non si esaltano, infatti, solo i fenomeni e gli aspetti più spettacolari del mare, ma si sottolinea altresì l'importanza di tutti quegli organismi, anche minuscoli e apparentemente inutili, che invece contribuiscono all'equilibrio e all'armonia della vita marina.
E se è vero che molto si è scoperto sul mare da quando Rachel Carson ce l'ha raccontato, quasi sessant'anni fa, le risposte a molti dei suoi misteri sono ancora lì, in attesa.