In milioni di anni le piante hanno "ingegnerizzato" la Terra, rendendola un paradiso. Gli uomini potrebbero distruggere tutto nel giro di poche generazioni.
Cosa possiamo imparare da loro per invertire la rotta? Ci saranno ancora piante, sulla Terra del futuro? Ma la vera domanda è: può esistere un futuro per la Terra, senza le piante?
La visionaria italiana della biorobotica ci racconta quanto stiamo imparando e quanto ancora possiamo imparare dalla genialità della Natura
Nel giro di vent'anni andremo su Marte e, importando le piante sul Pianeta Rosso, "basterebbe" qualche centinaio di migliaia d'anni per dotarlo di un'atmosfera respirabile.
Senza piante non c'è ossigeno, ma nemmeno acqua perché la temperatura supera la soglia di evaporazione dell'umidità.
Senza piante non c'è vita possibile. Senza piante anche il nostro pianeta azzurro sarebbe un sasso inospitale e rovente, come Marte.
Resisteranno le piante, nel futuro della Terra? Impareremo a usarle come la risorsa che sono, proteggendole e anzi incrementandone il numero, o continueremo l'insensata guerra al verde fatta di disboscamenti, incendi, inquinamento?
Per aprire gli occhi e riconoscere la straordinaria ricchezza che la Natura rappresenta per la nostra sopravvivenza e il nostro sviluppo come specie occorre prima di tutto studiarne e riconoscerne gli straordinari e spesso sottovalutati insegnamenti.
Le piante ci raccontano da sempre un futuro migliore e continuano a farlo, indicandoci nuove vie di sviluppo tecnologico in campo energetico, diverse strategie di coabitazione con le altre specie, straordinarie soluzioni di adattamento alle condizioni più estreme (una dote che potrebbe risultarci estremamente utile prima di quanto pensiamo) e soprattutto insegnandoci il ciclo della sostenibilità.
Dalla quarta di copertina
Hanno colonizzato la terraferma oltre 400 milioni di anni fa innescando una delle più profonde transizioni geobiologiche del pianeta, la "terrestrializzazione", che ha consentito lo sviluppo degli ambienti dove molto più tardi – circa 200 mila anni fa – l'Homo sapiens si è saldamente insediato.
Le piante sono i decani della Terra eppure siamo soliti pensare a questo come al nostro pianeta e ne consumiamo avidamente risorse e spazi.
Per fortuna, al contrario di noi, il mondo vegetale lavora da sempre per escogitare soluzioni efficaci al problema della conservazione: ha ideato il mutuo soccorso tra specie, con le numerose simbiosi alla base di interi ecosistemi. È il geniale "inventore" del più straordinario sistema per produrre energia pulita esistente sulla Terra, la fotosintesi che trasforma in ossigeno l'anidride carbonica, ma ha anche il "copyright" delle fonti energetiche non rinnovabili (petrolio, carbone, gas). Ha tessuto una straordinaria rete di interconnessioni globali dalla cui varietà e armonia trae forza la salute del pianeta.
Tutto questo, insieme, compone il capolavoro di complessità che chiamiamo "vita", un miracolo unico e fragile, oggi minacciato dall'opera dell'Uomo. Ma se si allea con la Natura, la Scienza può ancora invertire la rotta dell'umanità.
In un futuro non troppo lontano la Robotica e l'Intelligenza Artificiale offriranno soluzioni concrete per proteggere il clima e la biodiversità. Robot interamente biodegradabili monitoreranno l'inquinamento aiutandoci a contrastarlo mentre altri, ispirati all'intelligenza diffusa delle piante, ci consentiranno di studiare sempre più a fondo il grande libro della Natura, per carpirne leggi e segreti.
In pagine ricche di storie naturali, invenzioni meravigliose e ricerche entusiasmanti, Barbara Mazzolai ci parla del futuro che ci aspetta e di come, oggi, lo stiamo già costruendo nei laboratori di tutto il mondo.