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In questo libro, forte, documentato e controcorrente Pallante sostiene che le attuali migrazioni rispondono all’esigenza dei Paesi ricchi di avere un maggior numero di produttori e consumatori di merci, per consentire alle loro economie di continuare a crescere.
Tre sono le reazioni ai flussi migratori:
Le tre reazioni si limitano a formulare modalità diverse per gestire un fenomeno considerato inevitabile, del quale non si analizzano le cause né si propongono i rimedi.
L’accoglienza disinteressata dei migranti, continua Pallante, deve essere integrata con la finalizzazione dell’economia all’autosufficienza alimentare ed energetica di ogni popolo, in modo da ridurre la crisi ecologica, da consentire ai Paesi ricchi di ridurre la quantità di risorse che sottraggono ai Paesi poveri e ai Paesi poveri di utilizzare le loro risorse per dare un lavoro a quanti oggi, per sopravvivere, sono costretti a emigrare e ad arricchire i Paesi ricchi col loro lavoro.
Insomma, va (concretamente) difeso il diritto a non emigrare.
Coloro che si pongono come obiettivi etici e politici la sostenibilità ambientale, l’equità e la solidarietà non dovrebbero compiere l’errore di ridurre la complessità dei problemi posti dalle migrazioni alla gestione dell’emergenza, e la gestione dell’emergenza alla contrapposizione tra accoglienza e respingimento dei migranti.
Aiutare le persone in pericolo di vita è un obbligo morale prima ancora che giuridico, ma la solidarietà, che non consente di ignorare la sofferenza, non ne elimina le cause.
Le sofferenze generate dalle migrazioni si riducono solo se si riducono i flussi migratori. E questi possono calare solo se diminuiscono l’iniquità sociale e l’insostenibilità ambientale che inducono, o costringono, i più indigenti a emigrare dai loro Paesi, in cui non riescono più a ricavare il necessario per vivere.
Per chi è consapevole che le attuali migrazioni sono un’esigenza del modo di produzione industriale nella fase storica della globalizzazione, l’accoglienza è solo la prima tappa di un percorso politico che i Paesi di arrivo devono progettare di comune accordo con i Paesi di partenza dei flussi migratori, nella consapevolezza che quello occidentale non può costituire il modello di riferimento per i popoli poveri, perché, pur rappresentando il massimo risultato evolutivo raggiunto dalla storia, ha iniziato una rapida parabola involutiva, in cui sta trascinando tutta la specie umana.
Editore | Lindau |
Data pubblicazione | Agosto 2020 |
Formato | Libro - Pag 131 - 14x21 cm |
ISBN | 8833533298 |
EAN | 9788833533292 |
Lo trovi in | Libri: #Critica sociale |
MCR-NR | 181690 |
Maurizio Pallante fondatore con Mario Palazzetti e Tullio Regge nel 1988 del Comitato per l'uso razionale dell'energia (CURE). Svolge attività di ricerca e di pubblicazione saggistica nel campo del risparmio energetico e delle tecnologie ambientali. E' nato a Roma, vive da qualche anno in... Leggi di più...
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