L'Egitto è sempre stato ad immagine del cielo: le massime più antiche, sia ermetiche sia elleniche, ci raccontano questa straordinaria verità. Il progetto astro-architettonico che investì la piana di Giza, fino ad un raggio di 30-40 Km dalle tre piramidi rappresentanti la Cintura di Orione, è di una precisione sbalorditiva, per non parlare delle avanzate tecniche costruttive ed edilizie. Scordiamoci le hollywoodiane masse di schiavi che trascinavano massi ciclopici su rampe più che chilometriche; intuiamo, invece, le peculiari capacità, manuali e "di concetto", che aveva la preparatissima manodopera che partecipò a questo progetto di proporzioni gigantesche. Immaginiamo, tra l'altro, le incredibili tecniche di levitazione dei massi mediante l'uso di particolari frequenze sonore. Esisteva un mondo, nell'Antico Egitto ma non solo, che l'archeologia sedicente ufficiale oggi fa davvero fatica a capire, in cui scienze perdute e magia erano un luminoso e compatto tutt'uno, per nulla in conflitto tra loro.