Secondo quanto affermano concordemente gli antichi rituali e le antiche costituzioni massoniche, la Massoneria ha per fine il perfezionamento dell'uomo.
Anche gli antichi misteri classici avevano lo stesso scopo e conferivano la teletè, la perfezione iniziatica; e questo termine tecnico era etimologicamente connesso ai tre significati di fine, morte e perfezione, come osservava gia il pitagorico Plutarco.
Ed anche Gesù ricorre alla stessa parola, tèleios, quando esorta i suoi discepoli ad essere «perfetti come il Padre vostro che e nei cieli», sebbene, con una delle frequenti incongruenze delle Sacre Scritture, lo stesso Gesù affermi che «nessuno e perfetto ad eccezione del Padre mio che e nei cieli».
La definizione che abbiamo riportato sembrerebbe esplicita e precisa; eppure con una lieve alterazione formale essa ha subito una grave alterazione nel concetto.
Per esempio, il dizionario etimologico del Pianigiani afferma che il fine della Massoneria e il perfezionamento dell'umanità; e non soltanto molti profani ma anche molti massoni accettano questa seconda definizione.
A prima vista puo sembrare che perfezionamento dell'uomo e perfezionamento dell'umanità significhino la stessa cosa; di fatto si riferiscono a due concetti profondamente diversi, e l'apparente sinonimia genera un equivoco e nasconde una incomprensione.
Altri adoperano l'espressione: perfezionamento degli uomini, anche essa equivoca. Ora, evidentemente, non e possibile sentenziare quale sia l'interpretazione giusta, perche ogni massone puo dichiarare giusta quellache si confà ai suoi gusti, e magari può compiacersi dell'equivoco.
Se però si vuole determinare quale sia, storicamente e tradiozionalmente, la interpretazione corretta e conforme al simbolismo muratorio, la questione cambia aspetto e non è più questione di gusti.