Daniela Ballardini utilizza la forma del romanzo per portarci in un mondo antico dove percorrere la via della consapevolezza.
In un'epoca antica, il popolo degli Atinamu vive una vera e propria Età dell'Oro, prosperando in armonia e creando su Gaia forme e strutture che manifestano il Buono, il Bello, il Vero. Accade però l'inaspettato: tramite un abile raggiro, i servi della Nube convincono parte della popolazione a vivere sotto la superficie del pianeta, creando sette città sotterranee in grotte e caverne.
Le due realtà, quella esterna e quella sotterranea, non hanno nessun contatto per secoli, finché una seria emergenza per l'intero pianeta le pone in relazione, in un modo alquanto imprevedibile, stimolando negli abitanti delle grotte il desiderio di tornare a vivere in superficie.
Il sostegno a coloro che anelano alla libertà non manca: le comunità dei Trovatori, la Sorellanza delle Musicanti, i Monaci Shinay, possiedono conoscenze antiche in grado di condurre le persone a contattare il centro del loro Cuore, il Sé immortale e la Fonte di ogni cosa creata. Il tema dell'energia, con le sue infinite sfaccettature, fa da sfondo agli insegnamenti.
Sarà questo viaggio avventuroso, denso di colpi di scena, profonde riflessioni esistenziali ed un ricco percorso simbolico, a portare i figli di Gaia ad un nuovo e più alto livello di consapevolezza. Poiché tutto quello che accade durante il racconto, è specchio fedele di ciò che si muove nell'interiorità di ognuno.