Il problema dell’obesità infantile è in rapida e vorticosa crescita negli ultimi anni. Tra i maggiori responsabili di questa “epidemia” è sicuramente la sedentarietà sempre più spinta dei nostri ragazzi e l’abitudine a nutrirsi con cibi “spazzatura” sempre più lavorati, sempre più privi di fibra, sempre più fatti con materie prime industriali scadenti. Da questa constatazione nasce la necessità, quando possibile, di far da soli, in cucina come al supermercato, per difendersi dall’assalto dei funzionari di marketing delle aziende alimentari.
Il volume “Giocando in cucina” si pone come obiettivo quello di aiutare un genitore a coinvolgere i propri figli in un “gioco” alimentare che li renda nel più breve tempo possibile consapevoli della propria alimentazione.
Senza gioco, senza divertimento, si impara poco.
Nella prima parte del libro gli autori ci introducono in un mondo culinario fatto di giochi, di esperimenti, di sorprese, che prende le mosse da una giornata alimentare tipo di un nostro ragazzo (colazione, pranzo, cena, spuntini) per inventare menu e ricette rigorosamente Gift e salutari, che non prevedano dunque zucchero raffinato, farine bianche, edulcoranti artificiali, additivi, grassi idrogenati. Da li si parte per inventare insieme menu e ricette sane per occasioni speciali come compleanni e festività varie (Pasqua, Natale, Halloween, carnevale).
La seconda parte del libro ripercorre invece un’iniziativa di educazione alimentare svolta da Gruppo Ethos, da Luca Speciani e dallo staff DietaGift per informare i ragazzi delle scuole elementari e delle medie su una più corretta nutrizione.
Agli studenti è stato regalato un simpatico fumetto che riportava la storia di due bambini che con una macchina del tempo finivano nella preistoria, e lì erano costretti ad imparare a nutrirsi con soli cibi sani. L’intero fumetto è stato riportato sul libro, insieme ad una trentina di schede-gioco sul cibo che sono state usate con successo nelle classi visitate. In tal modo la conoscenza degli alimenti tra i ragazzi incominciava a diffondersi.
Una ragazza del Gruppo Ethos, Elisa, ci racconta come sia stata l’esperienza del ristorante nell’ospitare centinaia di ragazzi che, per una volta, potevano inventare qualunque tipo di preparazione. Completano il libro una bella introduzione di Luca Speciani, e istruzioni pratiche per fare la spesa correttamente, acquistando solo ciò che soddisfi insieme palato e salute.
Dalla Quarta di Copertina
L’idea di un cibo “buono” nella testa dei nostri ragazzi dovrebbe idealmente ricollegarsi ad alimenti sani, integrali, croccanti, saporiti, biologici, e comunque non assoggettati a processi industriali. Oggi invece, troppo spesso, l’idea va al cibo spazzatura: patatine fritte, merendine confezionate, alimenti dolcificati o zuccherati, salsine colorate e creme tutte olio e zucchero.
Come fare sì che nella loro testolina si formi l’immagine giusta?
Educare il loro palato ai sapori veri, preparando cibi sani attraverso il “gioco” in cucina, è il primo passo perché il cibo “buono” sia davvero sano e nutriente anche per il loro organismo e per il loro frizzante cervellino in crescita.
Perché il cibo da loro desiderato sia quello di casa.
La dieta Gift
È una dieta che non prevede un controllo stretto delle calorie assunte, ma piuttosto un'attenzione ragionata verso il consumo dei carboidrati e verso la qualità dell'alimentazione.
Il punto di partenza per perdere peso consiste nell'attivazione del metabolismo (tanto difficile da ottenere quando si riduce la quantità di cibo, come nelle diete più comuni) attraverso una graduale educazione al movimento e un'intelligente distribuzione dei pasti nella giornata.
È questo infatti il primo dei tre cardini attorno ai quali ruotano tutte le regole della DietaGIFT:
• l'attivazione metabolica
• la calma insulinica
• la qualità dei nutrienti