Ha senso che un medico moderno, con alle spalle un corso di studi che gli permette di utilizzare la più sofisticata tecnologia diagnostica e terapeutica e con a disposizione farmaci potenti e raffinati, in grado di agire in maniera selettiva su specifici gruppi di recettori, si impegni in uno studio serio e rigoroso della fitoterapia?
La risposta, che può sembrare paradossale, è sì. Approfondendo questo manuale scoprirai perché.
La Fitoterapia, ovvero l'utilizzo delle piante per la cura della malattia, costituisce, molto probabilmente, la più antica medicina di cui l'uomo si è avvalso nei secoli per trovare risposte alla sua domanda di salute. E, ancora oggi, molti farmaci utilizzati comunemente, nella pratica clinica sono costituiti da estratti di piante o da derivati da essi.
Il libro è frutto del dibattito tra un approccio empirico tradizionale e un approccio scientifico alla fitoterapia, nel tentativo di trovare un’integrazione tra le due metodiche.
Non può infatti andare perso il ricco patrimonio presente negli erbari tradizionali e in alcuni codici interpretativi ma va altresì riconosciuta l’importanza delle informazioni che lo studio delle singole droghe attraverso il modello scientifico ha permesso di introdurre. Per questo, il testo riporta una lettura e una documentazione d’uso delle piante sia da un punto di vista tradizionale sia da un punto di vista scientifico.
L’opera, articolata e precisa, traccia per il lettore inesperto una via sicura e chiara per l’utilizzo di diverse erbe medicinali, mentre costituisce un utilissimo mezzo di consultazione per coloro che ne hanno già esperienza.
“Veramente insolito e molto interessante risulterà per lo studioso e gli altri lettori il presente trattato di Fitoterapia, opera imponente e giustamente ambiziosa di valorosi esperti, profondi conoscitori della materia. Il trattato si dispiega in un’introduzione, quattro parti e due appendici, attraverso le quali i principi di fitoterapia clinica tradizionale, energetica e moderna sono analizzati in modo armonico, con dovizia di particolari, abbondanza di esempi e una notevole mole di informazioni di grande pregio.
Molto interessante risulta la considerazione prestata nel presente trattato, oltre che alla medicina occidentale, anche alle medicine tradizionali. […] In conclusione, ritengo di poter rilevare nel presente trattato un impegno straordinario degli autori, che si è tradotto in un’opera di grande utilità, originale e ricchissima d’informazioni. A mio avviso, gli autori meritano per questa loro fatica il plauso e il riconoscimento della comunità scientifica.”
(dalla Prefazione di Vittorio Silano, Capo Dipartimento dell’Innovazione Ministero della Salute)
“[…] Questo testo, che vede la luce grazie al lavoro e allo studio assiduo dei colleghi Sangiorgi, Minelli, Crescini e Garzanti, docenti di Fitoterapia presso il Corso di Perfezionamento in Medicine Non Convenzionali e Tecniche Complementari della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano, costituisce la prova tangibile di come sia possibile tentare una via d’integrazione tra le conoscenze empiriche della fitoterapia tradizionale e l’approccio scientifico.
[…] è indubbio che un approfondimento condotto secondo modalità scientifiche delle numerose indicazioni lasciate dalla tradizione consentirà di identificare con maggiore precisione le reali applicazioni e i livelli di efficacia delle singole sostanze e, al contempo, permetterà di verificare in maniera più puntuale le opportunità di integrazione di questa pratica millenaria con la medicina basata sull’evidenza, ai fini di fornire sempre maggiori opportunità terapeutiche.
È solo l’approfondito esame degli aspetti tradizionali della fitoterapia che renderà possibile la piena comprensione delle grandi potenzialità, così come dei limiti, che in essa sono racchiusi. In tal senso, questo testo costituisce un prezioso aiuto alla comprensione di quel percorso d’integrazione che, da sempre, l’Organizzazione Mondiale della Sanità indica come via obbligata per la promozione della salute e per la garanzia della qualità della vita della popolazione mondiale.
(dalla Presentazione della Professoressa Anna Maria Di Giulio – Ordinario di Farmacologia Università degli Studi di Milano e del Professor Umberto Solimene – Università degli Studi di Milano Direttore del Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Biotecnologie, Medicine Naturali WHO Collaborating Centre for Traditional Medicine)