Nel 1953 il visionario autore Ray Bradbury (1920-2012) pubblicava un romanzo che avrebbe segnato profondamente la letteratura distopica e la nostra comprensione della libertà e della censura: Fahrenheit 451. Con il suo messaggio critico, avvincente e atemporale, questo libro è diventato un classico della narrativa e una pietra miliare della cultura contemporanea.
In occasione del settantesimo anniversario dalla pubblicazione, Mondadori porta in libreria una nuova edizione nella collana Oscar Cult.
Oltre a Fahrenheit 451, questa ardente versione rinnovata anche nella veste grafica comprende un’appendice contenente i due racconti preparatori che – come un vero e proprio banco di prova – hanno portato alla scrittura dell’amato romanzo: Molto dopo mezzanotte e Il pompiere.
“Era un piacere bruciare tutto. Era un piacere particolare veder le cose divorate, annerite, trasformate. Quando prendeva la bocchetta di ottone, il gran serpente che sputava cherosene velenoso sul mondo, il sangue gli batteva alle tempie e le sue mani diventavano quelle di un fantastico direttore che esegue le sinfonie della fiamma e dell’incendio per ridurre in brandelli le rovine carbonizzate della storia.”
La nuova edizione di Fahranheit 451
Se sei un amante del romanzo o un nuovo lettore interessato a scoprire la storia straordinaria racchiusa tra le pagine di Fahrenheit 451 questa riedizione speciale del romanzo di Bradbury offre un'opportunità unica per calarsi ancora più profondamente nel mondo del pompiere Montag.
A partire da una copertina e un design rinnovati, i dettagli grafici della nuova edizione catturano l'essenza del romanzo in modo fresco, intrigante e interattivo. L’aggiornamento visivo non solo attira l'attenzione grazie al totalizzante rosso ottico che infiamma l’intera copertina, ma presenta una fascetta molto particolare.
Per poter leggere il libro e quindi accedere al contenuto, la listarella di carta che ne assicura le pagine deve essere distrutta. Mondadori propone così una piccola sfida per i nuovi lettori e offre una prospettiva diversa ai lettori fedeli che desiderano immergersi ancora una volta nel libro.
Questa azione performativa precede la lettura e ricorda che, anche in un mondo in cui i libri possono essere banditi e bruciati, la fiamma della conoscenza può essere preservata e accesa da chiunque abbia il coraggio di cercarla.
Nei tempi prima di Cristo c’era uno stupido uccello che si chiamava fenice. Ogni due o trecento anni costruiva un rogo per morirvi bruciato. Dev’essere stato un nostro primo cugino. Ma ogni volta che bruciava, prendeva il volo dalle sue ceneri e nasceva di nuovo.
A quanto pare noi facciamo lo stesso, in continuazione, anche se abbiamo una cosa che la fenice non aveva. Noi sappiamo che quello che abbiamo fatto è assurdo e sappiamo che lo facciamo da diecimila anni, e se lo terremo a mente forse un giorno smetteremo di innalzare quelle maledette pire funebri e di salirci allegramente sopra.
A ogni generazione aumenta il numero di quelli che ricordano.
"Bruciali tutti e poi brucia le ceneri".