Data di acquisto: 03/02/2016
Parto dalla citazione di Hemingway contenuta nella pagina finale dell'introduzione del libro secondo la quale a contraddistinguere un bel libro è quel senso di veridicità intrinseca che rende la storia narrata più autentica di una storia reale. Ecco, per me il senso di "Emmanuel" va ricercato in quelle parole, perché la storia di quel bambino dai capelli biondi e ricci vissuto in Normandia apre scenari intimisti in cui ognuno può rivivere il proprio percorso esistenziale nel profondo traendone spunti per sviluppare una consapevolezza più ampia del proprio Io. In questa chiave il libro è senz'altro ideale per tutti coloro che sono alla ricerca di una crescita interiore. A me ha aperto un nuovo orizzonte facendomi allontanare in particolare dall'idea che gli eventi siano semplici casi che l'individuo subisce. Spesso infatti l'individuo tende a sentirsi vittima escludendo così implicitamente quell'energia creativa che invece è in ognuno di noi, perché in realtà è proprio ognuno artefice del proprio destino!