Data di acquisto: 24/10/2012
Libro a mio modesto avviso molto riuscito: è silarante, lucido e provocatorio, ma soprattutto è controcorrente e alquanto problematico. Una lettura "scomoda" che non vuole dare luogo assolutamente a spiacevoli fraintendimenti. E' importante premettere che il titolo £elogio della guerra" ha un doppio significato e non va inteso in senso stretto come una glorificazione e rappresentazione della guerra nelle sue forme, ma al contrario vuole essere un documento storico e umano circa l'assenza della guerra "psicologica". Il pacifismo è infatti un meccanismo incerto e bugiardo secondo lo scrittore Fini, poichè ha portato l'uomo all'impossibilità dell'azione, soprattutto per mancanza di rigore morale e di una "guerra psicologica". Può infatti esserci una pace maligna laddove la guerra non è assolutamente il peggiore dei mali. Fini rivela una lucidità senza precedenti in questo testo, che non si pone come glorificazione della guerra in quanto tale, e non a caso il titolo vuole essere fin da subito provocatorio.