Diritto a Comunicare e Sovranità Popolare — Libro
Enrico Giardino
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Molti lamentano la falsificazione, le ipocrisie e la propaganda, anche guerrafondaia, che i grandi mezzi di “informazione” diffondono con imperiale arroganza. Neoliberismo e “mercato”, pur assorbendo risorse crescenti dai cittadini-utenti, ci danno una TV oligarchica ,“deficiente”, deviante.
Liberarsi da questa dipendenza è possibile, urgente e necessario, ma non basta la denuncia: occorre riflettere sulle logiche , le tecniche ed i meccanismi che regolano i processi informativi.
Com’è strutturato e come funziona oggi il sistema comunicativo integrato? Qual è a differenza tra informazione e comunicazione? Quali opportunità e diritti comunicativi ci vengono negati ogni giorno? È possibile praticare percorsi di liberazione, individuali e collettivi?
Qual è il rapporto tra l’organizzazione dei media ed il loro prodotto? Tra comunicazione e politica, tra comunicazione ed Elezioni? Come possiamo recuperare processi di conoscenza negati? La nostra Costituzione ci offre valori e strumenti per rifondare poteri e strutture dei media? Le leggi proposte finora e le opposizioni partitiche sono all’altezza di questa sfida epocale?
Il libro è composto di tre parti. La prima introduce e definisce il principio del “Diritto a Comunicare”, come critica e superamento di concetti ambigui e fuorvianti, quali “libertà di informazione”, “libero flusso informativo” ed equivalenti. Introduce la “mappa universale della comunicazione”, come schema esplicativo del sistema comunicativo integrato e dei fenomeni degenerativi che viviamo oggi. Illustra gli schemi funzionali dei principali sistemi informativi e comunicativi moderni. Indica le condizioni politiche e culturali per un esercizio attivo del “Diritto a Comunicare”, sia in forma individuale che collettiva.
La seconda parte analizza il ruolo e le funzioni che il “neoliberismo” assegna ai mezzi “informativi” a scala mondiale e nazionale, sottolineando la specifica “anomalia” del caso italiano in Europa. Viene descritta la situazione produttiva e lavorativa nei grandi apparati comunicativi. Viene analizzato il rapporto tra politica e media e tra elezioni e media, con particolare riferimento alla situazione italiana.
La terza parte propone progetti e percorsi di liberazione – individuale e collettiva – rispetto allo strapotere degli oligopoli mediatici, a scala mondiale, nazionale e locale: comunicazione come 4° potere costituzionale, Carta universale dei diritti comunicativi, servizio comunicativo universale, norme antilottizzatorie, riassetto del sistema comunicativo integrato e della radiodiffusione, coerente con le norme costituzionali. Un’ampia bibliografia, un glossario e tre Appendici completano le idee e le informazioni contenute nel testo.
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Marca | Fratelli Frilli Editori |
Data pubblicazione | Marzo 2003 |
Formato | Libro - Pag 204 - 14x21 |
ISBN | 8887923787 |
EAN | 9788887923780 |
Lo trovi in | Libreria: #Critica sociale |
MCR-NR | 11198 |
Enrico Giardino, ingegnere ed ex dirigente RAI, è un esperto di telecomunicazioni impegnato da decenni nella democratizzazione dei sistemi informativi e comunicativi di massa. Fondatore e responsabile del Forum per il “Diritto A Comunicare” (DAC), è autore di scritti ed audiovisivi ospitati... Leggi di più...
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