Data di acquisto: 30/09/2023
Ottimo libro, molto particolare. Una guida su cosa non fare. Consigliato!
Prezzo di listino: | € 8,00 |
Prezzo: | € 7,60 |
Risparmi: | € 0,40 (5%) |
Chi non ha sperimentato il bisogno di certezze e il desiderio di arrivare al fondo delle cose, di comprendere davvero, rinvenendo quelle che Paul Watzlawick definisce "ipersoluzioni"?
La ricerca di soluzioni radicali e definitive, seppure nasce con le migliori intenzioni, è alla fine un modo di affrontare i problemi che ha inevitabilmente effetti controproducenti. Non per nulla la saggezza popolare dice che "le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni".
Il libro intende mettere in guardia gli adolescenti come gli anziani, i sadici come i masochisti, da questa estrema ed erronea ricerca di totalità, e dall'intransigenza dell'alternativa radicale, del "tertium non datur".
Suggerisce la saggezza dell'adesione alla concretezza del presente e dei piccoli passi, e tuttavia, con il suo gusto ironico e paradossale, non manca di ricordare che anche tale condizione di saggezza può celare in sé il virus di un nuovo fanatismo.
Potrebbe trattarsi di un'altra ipersoluzione, quella del "giusto mezzo"
Marca | Feltrinelli |
Collana | Universale Economica |
Data pubblicazione | Settembre 2013 |
Formato | Libro - Pag 88 - 13x20 |
ISBN | 8807882531 |
EAN | 9788807882531 |
Lo trovi in | Libreria: #Manuali di psicologia #Narrativa italiana |
MCR-NR | 69593 |
Paul Watzlawick è il massimo studioso della pragmatica della comunicazione umana e delle teorie sul cambiamento. Figura di spicco, si deve alle sue opere la diffusione dell'approccio allo studio della comunicazione e dei problemi umani della scuola di Palo Alto. Lavora presso il MRI di Palo... Leggi di più...
Data di acquisto: 30/09/2023
Ottimo libro, molto particolare. Una guida su cosa non fare. Consigliato!
Data di acquisto: 18/12/2012
88 pagine circa di pura follia e di grande filosofia che ci parlano della saggezza del vivere. Inizialmente appare come un libro anti tecnologico, soprattutto per la polemica aspra che l autore ha voluto fare nei confronti della tecnologia, cogliendone le cause ma soprattutto le conseguenze. In questo forse riede l'inarrestabile ricerca da parte dell'uomo della felicità. Viviamo la vita in amniera provvisoria, asserisce lo scrittore, poichè l'uomo è soggetto comunque ai cambiamenti del tempo che il progresso che avanza spesso porta. Spesso siamo abbagliati da tutte quelle promesse ingannevoli che la tecnologia ci offre, quanto in realtà dovremmo saper utilizzare la tecnologia e metterla dunque al nostro servizio per migliorare lo stile di vita, e non per cambiarlo continuamente. Il consiglio dello scrittore appare così evidente: utilizzare la tecnologia e il sapere tecnologico (che sono due cose ben distinte) per poter offrire all'uomo il cambiamento, e non Un cambiamento. Libro geniale e intelligente!