CAPITOLO I. PENSIERI INTRODUTTIVI
La crisi attuale. Educazione della mente in Oriente e in Occidente. Due gruppi di pensatori; scienziati e mistici. Loro sintesi.
CAPITOLO II. SCOPO DELL’EDUCAZIONE
Il problema educativo. Educazione collettiva e sviluppo individuale. Il compito educativo. L’emergere del vero uomo. Il possesso di un principio intuitivo.
CAPITOLO III. NATURA DELL’ANIMA
Che cos’è l’anima? La natura del meccanismo umano. Suo rapporto con l’“Essere profondo”.
CAPITOLO IV. OBIETTIVI DELLA MEDITAZIONE
Confronto tra meditazione e preghiera. La mente umana come facoltà. Suo uso in rapporto all’intuizione. Istinto, intelletto, intuizione e illuminazione.
CAPITOLO V. STADI DELLA MEDITAZIONE
Adattamenti mentali ed emotivi. I cinque stadi dall’intelletto all’intuizione: Concentrazione, Meditazione, Contemplazione, Illuminazione e Ispirazione. Uso dei simboli e delle immagini.
CAPITOLO VI. STADI DELLA MEDITAZIONE (continuazione)
Sviluppo della percezione cosciente. Consapevolezza passiva ed attiva. Le due attività della mente. I sensi e la realtà.
CAPITOLO VII. INTUIZIONE E ILLUMINAZIONE
L’intelletto illuminato, la percezione e la vita ispirata. Consapevolezza mentale dell’“Essere profondo”. Definizione dell’intuizione. Coordinazione fra Anima, mente e cervello. Realizzazione del quinto regno della natura.
CAPITOLO VIII. UNIVERSALITÀ DELLA MEDITAZIONE
Testimonianze attraverso i millenni. Mistici e Conoscitori. Unione (at-one-ment) con l’“Essere profondo”. Uniformità di tecnica. I metodi Tibetano, Cinese, Indù, Sufi e Cristiano.
CAPITOLO IX. LA PRATICA DELLA MEDITAZIONE
La civiltà occidentale e la meditazione. I sensi, le ghiandole, il cervello e la mente. Alcune regole pratiche per la meditazione. Alcuni schemi di meditazione.
SCHEMA DI MEDITAZIONE PER SVILUPPARE LA CONCENTRAZIONE
CAPITOLO X. NECESSITÀ DI PRUDENZA NELLA MEDITAZIONE
Il mondo delle idee. I pericoli nella meditazione: illusione, sovreccitazione, registrazione erronea di fenomeni. Il mondo dell’illusione. Giusto dominio esercitato dall’ “Essere profondo” tramite il contatto intuitivo.
CONCLUSIONE