Corsa Interiore ed Esteriore — Libro

Un testo che vuole sia ispirare e stimolare tutti gli atleti che fanno sport e coloro che s'interessano alla buona forma fisica, sia predisporre le persone ad uno sviluppo complessivo: l'allineamento tra il corpo fisico, psichico e spirituale.

Sri Chinmoy insegna come la vita spirituale possa ricevere benefici dall'attività sportiva e come quest'ultima possa incanalare l'energia spirituale.

"Spiritualità significa velocità: velocità nel mondo interiore, velocità nel mondo esteriore. Nel mondo interiore, la velocità è creata per lo più sull'aspirazione. Nel mondo esteriore, la velocità è creata per lo più sull'ispirazione.

Ci sono alcune persone che hanno velocità nel mondo interiore, mentre ce ne sono altre che hanno velocità nel mondo esteriore. Ce ne sono poche, molto poche, che possiedono velocità sia nel mondo interiore che nel mondo esteriore.

Così come il mondo esteriore fa tesoro della sua straordinaria ve­locità, il mondo interiore adora la sua coraggiosa dedizione che ha lottato contro la povertà, l'oscurità e l'ignoranza della vita umana. Ha contribuito a donare moltissima velocità e Luce al mondo intero."

Estratto dal libro

Chi è il mio allenatore?

Colui che mi ispira

Prima che io corra.

Chi è il mio allenatore?

Colui che aspira in me e attraverso di me

Mentre corro.

Chi è il mio allenatore?

Colui che mi corregge e mi perfeziona

Per una corsa migliore nel futuro.

Domanda: Qualche volta sento di voler correre, ma qualcosa dentro di me mi trattiene, come ci fosse in me una battaglia interiore. Eppure quando corro mi sento molto felice.

Sri Chinmoy: Al mattino presto dapprima il cuore dice: "Perché uscire a correre? È tempo di pregare e meditare." Dopo pochi minuti lo stesso cuore non avrà più energia per pregare e meditare e dirà: "Torniamo a dormire!"

La mente è così truffaldina! Ascolta e supporta pienamente il cuore quando questo non è in sintonia con l'anima. Quando si verifica questo genere di separazione è molto difficile per il corpo fare qualcosa di buono qui sulla Terra, sul piano fisico.

Il corpo, il vitale, la mente, il cuore e l'anima sono membri della stessa famiglia e si suppone che stiano uniti.

L'anima è il fratello maggiore, poi vengono il cuore, la mente, il vitale ed il corpo. Quando sono allineati uno dietro l'altro l'anima è in grado di trainarli, come si tira una corda; se sono allineati in questo modo è molto facile per l'anima attirarli a sé, ma purtroppo questo non avviene: l'anima si muove per prima, ma il cuore non la segue.

Con gran difficoltà l'anima corre a cercare il cuore e nel frattempo la mente si ribella, dicendo: "No, non ti seguirò!" Poi si intestardisce il vitale: "Io non verrò affatto!"

Cosa fa il corpo? Il povero corpo vorrebbe andare, ma non riceve nessuna ispirazione, perché il vitale e la mente non lo sostengono.

Il corpo vuole seguire l'anima, affinché la corsa esteriore sia in armonia con la corsa interiore, ma vede che la mente non vuole andare, il vitale non vuole andare e il cuore neppure, così il corpo si chiede se stia facendo la cosa giusta: "Se sto facendo la cosa giusta seguendo l'anima, perché la mente e il cuore, i miei fratelli maggiori, non la fanno? Forse non sto facendo la cosa giusta, forse l'anima non mi sta dicendo il vero..."

Se l'anima dicesse di pregare e meditare sarebbe molto facile per il corpo crederle, perché non appena diciamo "anima", pensiamo subito a Dio, pensiamo che dentro l'anima ci sia Dio o dentro Dio l'anima, l'anima e Dio vanno insieme.

Dio ha dato il messaggio della corsa interiore e della corsa esteriore all'anima e ora questa sta cercando di convincere i membri più giovani: il cuore, la mente, il vitale ed il corpo. Ma quando cuore mente e vitale non si uniscono all'anima, la coscienza fisica comincia a dubitare.

"Ogni essere umano è in viaggio verso la strada dell'Eternità."

Sri Chinmoy