Non ho dato il massimo punteggio a questo libro, anche se, nel complesso, mi è piaciuto molto. La prima parte (una trentina di pagine) è quella che ho gradito meno, poi l'interesse si è rinnovato. Molto dissacrante, molto diretto, nessun "pelo sulla lingua", poche storie!!!! Un linguaggio diretto, come se l'autore parlasse direttamente al lettore. Sarebbe da dare in dote a tutti i lamentanti che, prevedo, gradirebbero poco, anzi niente, ma questo è un loro problema. Utile anche per chi (pochi) non è affetto da questa sindrome della vittima e che dovesse imbattersi in un esponente di tale patologia. Si parla tanto di "risveglio", di consapevolezza.....diventare consapevoli di quale sofferenza e disagio porta il lamentarsi e fare le vittime....è il primo passo per rendere la nostra vita piacevole per noi e per chi ci sta intorno.