La crisi del sistema economico, la precarietà del lavoro, l'incertezza del futuro oggi ci invitano a un cambiamento radicale nelle nostre abitudini.
L'autosufficienza, il fare a meno, il far da sé, il condividere le risorse sono nuovi e vecchi modi di gestire le risorse. Un libro che propone piccoli passi e scelte forti ma non estreme, da fare nel tempo e condividere con chi si ha vicino.
Una rivoluzione lenta ma profonda, che ha il sapore non della rinuncia ma dell'autonomia, dell'essenzialità, della sobrietà e del risparmio.
Autosufficienza significa cambiare il proprio paradigma di benessere: poter vivere bene, realisticamente anche con 300 euro al mese rinunciando al superfluo e valorizzando tutte le forme di ricchezza alternativa: quelle della collettività, della vita comunitaria, delle scelte alimentari sostenibili.
I dieci valori del fare da sè
- Essere indipendenti dal sistema
- Recuperare la manualità e il saper fare
- Imparare a rinunciare al superfluo
- Autoprodurre invece di acquistare
- Fare a meno, per quanto possibile, del denaro
- Adottare stili di vita eco-rispettosi
- Condividere le proprie conoscenze
- Fare insieme agli altri
- Dare valore al tempo e alla lentezza
- Cambiare il mondo
Il primo passo per costruire un altro sistema.
"L’autosufficienza è un valore. Non è quantificabile o monetizzabile, ma è ben concreta. Ci rende più autonomi, ovvero capaci di dare delle regole alla nostra vita, ma non ci slega dal resto della comunità. Ci mette nella condizione di non dover dipendere dagli altri, ma non somiglia affatto alla nazionalistica autarchia fascista. Ci affranca dal consumismo compulsivo e diminuisce la quantità di denaro che ci serve per vivere, ma non ci sprofonda nel pauperismo. E' una forma di disciplina, ma è una nostra scelta, che possiamo modulare cum grano salis, e che nessuno ci impone di seguire pedissequamente o di spingere oltre le nostre possibilità."