Cremona è una piccola cittadina in cui non accade mai nulla, o così si raccontano i suoi abitanti.
Ma quando il fiume Po rigurgita i corpi senza vita di tre bambine, la pace è rotta e parte la caccia alle streghe. La gente non ha dubbi: gli immigrati hanno invaso le piazze, la stazione dei treni e gran parte della periferia: l’assassino non può che essere uno di loro.
Poi, però, una delle bambine uccise, o qualcuno che le somiglia terribilmente, torna a bussare alla porta di casa, e la città sprofonda nel panico più totale. Sarà il Commissario Abbandonato a dover risolvere il caso, facendo i conti con l’ossessione che prova nei confronti di Donna, la madre della bambina scomparsa, e con l’amicizia che per tutta una vita lo ha legato a Mamadou, il principale sospettato.
Nicolò Govoni torna nella sua terra natia con un romanzo che indaga uno dei temi che più gli stanno a cuore, quello dell’altro e dell’altrove. Un romanzo che pone quelle domande che, prima o poi, tutti noi ci siamo posti nel corso della vita: qual è il nostro posto nel mondo?
Si può davvero appartenere a un luogo o solo ad altre persone? E cosa fa di noi un “noi”, mentre un “loro” di tutti gli altri? Il ricavato della vendita del libro verrà donato a Still I Rise.
Dalla quarta di copertina
Erano rimasti così, stretti in quell'abbraccio, assediati dal gelo del fiume, rinfocolati dal tepore del fiato, la pelle a incastrarsi quasi perfettamente, per sempre inconsapevoli del fatto che, in quell'istante, pensavamo tutti e tre alla stessa cosa:
Se c'è un altro universo, fa che sia meglio di qui.