Chi ha il coraggio di ascoltare la voce dei boschi scopre che non esistono solo silenzi, ma insegnamenti profondi.
Ferruccio Valentini, Fèro per gli amici, è figlio delle Dolomiti di Brenta, cresciuto tra contadini, pastori e raccoglitori, ha lasciato presto i banchi di scuola per dedicarsi a una sapienza più antica: quella delle mani, degli animali, delle piante.
Ha fatto mille mestieri di montagna, ma è nel verde della valle che ha trovato il suo lavoro d’elezione: il raccoglitore di erbe spontanee.
La casa dove vive, che si è costruito da solo con materiali di recupero, somiglia al laboratorio di un alchimista: ovunque boccette, vasetti, bottiglie e strumenti per la distillazione, allineati sugli scaffali come libri in una biblioteca.
Per l’òm dal bósch – l’uomo dei boschi – la valle è tutto: scuola, supermercato, persino farmacia. Il caffè si fa con la radice di tarassaco, le bronchiti e i raffreddori si placano con il timo.
È la natura la vera maestra, con la sua saggezza discreta, con il suo splendore nascosto.
Questo libro racconta non solo una vita, ma una visione: quella di chi ha scelto di vivere in sintonia con ciò che cresce spontaneo, senza comandarlo.
Un viaggio tra i saperi della terra, un invito a rallentare, a lasciarsi sorprendere dal mistero delle cose semplici.
A tornare selvatici. A sentirci, forse, un po’ più liberi.
L’unicità del libro sta proprio nel suo sguardo: non una teoria astratta, ma la testimonianza viva di chi ha scelto di incarnare un altro modo di abitare il mondo.
«Quella di Ferò è una voce incontaminata: andrebbe protetta, accudita, e poi praticata.»
- Valeria Tron