Un libro che non solo i ragazzi dovrebbero leggere, ma anche i loro genitori e gli educatori, per aiutarli a capire il difficile mondo dell'adolescenza che ormai sembrano aver dimenticato.
Uno scenario cupo e sconvolgente del mondo in cui vivono gli adolescenti di oggi, dove vengono analizzati i disagi e le realtà che spesso li portano a cercare l'annullamento e comportamenti autodistruttivi.
Un libro che raccoglie le testimonianze dei giovani – sempre più spesso ragazzini sotto i quindici anni – che vivono la notte fra droghe e bevande, seguendoli dai primi bicchieri dell’aperitivo pomeridiano fino alle piste delle discoteche, a notte fonda, per cercare di capire quale sia il movente che li spinge a stordirsi e lesionarsi, talvolta mettendo a repentaglio la loro stessa vita.
Questo testo vorrebbe “aprire gli occhi” a coloro che educano e insegnano, istituzioni e genitori, aiutandoli a capire la realtà adolescenziale e a comprendere il perché di alcuni comportamenti compulsivi dei ragazzi di oggi così come il timore talvolta li porti anche a subire minacce pur di evitare la diffusione della verità.
Una generazione divisa tra il culto e la vanità del look e la coscienza delle devastazioni che queste dipendenze provocano sul loro corpo, portandoli inesorabilmente a rinunciare a un pezzo di vita normale rispetto ai loro coetanei.
Cyberbullismo, microprostituzione, assunzione di alcol attraverso i bulbi oculari: uno spaccato di realtà che molti non vorrebbero leggere ma che deve invece essere portato alla luce affinché ci dia coscienza delle ombre che oscurano le vite dei nostri figli.
Un racconto sul malessere degli adolescenti che si affacciano all’età matura, sull’insaziabile ricerca di emozioni forti, chiamata “sballo”, attraverso giochi e rituali assurdi, fino alla privazione del cibo per apparire “scomparendo”.
Le conseguenze spesso tragiche dell’assenza di un equilibrio interiore. Gli adolescenti si trovano naufraghi in un mare di ostacoli senza una stabilità emotiva che li traghetti attraverso quella delicata fase di trasformazione fisica chiamata adolescenza.
Quattro storie estreme che narrano di disagi i quali, talora, si rivelano dei veri e propri “giochi di morte” come i chocking game.
Episodi realmente vissuti e testimoniati da Maria Cristina Savoldi Bellavitis durante il periodo di volontariato presso il reparto pediatrico del Fatebenefratelli, o raccontati da genitori confusi e disperati, ascoltati da Selene Calloni Williams, in relazione a uno studio di etno-antropologia e psicogenealogia.
La Premessa del prof. Bernardo, direttore del reparto di Pediatria nel Fatebenefratelli, descrive la cruda realtà nella quale annaspano i nostri ragazzi, e l’Introduzione del dott. Ciniero, presidente IBM Italia e rappresentante della loro Fondazione, ci allerta sui rischi e pericoli della tecnologia se usata allo scopo divulgativo di questi macabri giochi o passatempi.