1984.
Il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è governata secondo i principi del Socing, il Socialismo Inglese, dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa.
I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c'è legge scritta.
Niente, apparentemente, è proibito.
Tranne pensare, se non secondo i dettami del Socing. Tranne amare, se non con il fine esclusivo di riprodursi. Tranne divertirsi, se non con i programmi televisivi di propaganda. Tranne vivere, se non secondo gli usi e costumi imposti dall'infallibile e onnisciente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona.
Ovunque grandi manifesti che lo ritraggono, con i suoi grossi baffi neri, ovunque slogan politici da lui ideati: "La guerra è pace"; "La libertà è schiavitù"; "L'ignoranza è forza".
Dal loro rifugio, in uno scenario desolante da Medioevo post-nucleare, il protagonista, Winston Smith, l'"ultimo uomo in Europa" (questo il titolo che avrebbe preferito l'autore) e Julia, la sua compagna, lottano disperatamente per conservare un granello di umanità.