100 cose che abbiamo perso per colpa di internet, un libro presentato alla Fiera di Francoforte, al quale gli addetti ai lavori hanno iniziato subito a interessarsi perché l’autrice in America è molto nota: è Pamela Paul, editor di The New York Times Books Review, molto seguita non solo per il suo lavoro alla rivista, ma soprattutto per una sua curiosa scelta di vita di cui negli ultimi anni si è parlato molto, anche in tv: dal 2017 Pamela Paul ha deciso di vivere come se internet non fosse mai stato inventato. Ha cancellato tutti i suoi profili social ufficiali, è tornata a inviare i suoi articoli in forma di lettera cartacea e ha smesso di fare acquisti online.
Come si può vivere nel 2022 come se non esistesse internet?
È davvero possibile? Ne vale la pena?
Ogni capitolo (breve, raffinato, illuminante) racconta al lettore un oggetto, un’emozione o un’opportunità di vita che abbiamo perso per colpa di internet.
La lista è esorbitante, e ciascuno di noi può ritrovarcisi immediatamente e aggiungere altri spunti.
Provateci anche voi: che cosa avete perso/state perdendo a causa di internet?
Per semplificarvi il compito, ecco un breve esempio:
• Stiamo perdendo il piacere della noia vera, quella abissale
• Stiamo perdendo il corretto uso della sintassi
• Stiamo perdendo l’illusione di sapere tutto
• Stiamo perdendo il piacere di perderci per strada, alle 2 di notte, in un posto in cui non sappiamo nemmeno come siamo finiti
• Stiamo perdendo la solitudine
• Stiamo perdendo l’empatia
• Stiamo perdendo la bellezza d prenderci il tempo k c serve x scrivere qst mex
• Stiamo perdendo la capacità di scrivere a mano
• Stiamo perdendo il desiderio di guardare negli occhi uno sconosciuto o una sconosciuta seduta davanti a noi in metropolitana
Una cosa è certa: tutte le cose che abbiamo perso a causa di internet non sono davvero perdute, ma fanno ancora parte della nostra vita e del nostro futuro.
Se (e solo se ) siamo noi per primi a non lasciarle andare via. Anche a costo di passare un po’ meno tempo su Instagram e Facebook, di uscire di casa per comprare un libro o di innamorarci di qualcuno che ci taglia per caso la strada.