Cristina Cassanelli

Dopo aver condotto una vita forse un po' fuori dagli schemi, ma pur sempre una vita "normale", in seguito a un problema fisico importante, mi sono avvicinata a una parte di me che non comprendevo.
Da una parte ero spaventata, dall'altra sapevo che questa caratteristica mi aveva accompagnato tutta la vita, era una compagna di viaggio conosciuta, tuttavia totalmente incomprensibile.
Per curarmi iniziai un percorso di ricerca molto profondo, dove ho finalmente compreso che quella stranezza che sentivo dentro, le immagini, le sensazioni, le parole che riempivano la mia vita avevano un nome: medianità.
I fatti della mia esistenza iniziavano finalmente a trovare una collocazione, tutto iniziava ad avere senso.
In questo percorso ho incontrato le Acque a Luce Bianca, ho lavorato con esse, ho iniziato a sentirle, a comprenderle. Mi parlavano.
Durante questo viaggio tante persone mi hanno supportato, hanno collaborato con me, mi hanno portato le acque dai loro viaggi, al punto che io non ne ho mai raccolta nemmeno una, le attendevo letteralmente a casa. Per questo è stata determinante Beatrice Filippi che non finirò mai di ringraziare.