È un libro che si fa leggere nella speranza di una rivelazione, che non arriva. Lo stile è quello solito di Ramtha, ovviamente tradotto dalle canalizzazioni di Z.Knight, quindi abbastanza confusionario. Per quanto riguarda l'agognato incontro con gli alieni, Ramtha invita a passare dal soggettivo all'oggettivo come modo di pensare, non aggiungendo novità ai principi della presenza e del qui e ora. Non mancano riferimenti alle attitudini guerreggianti dell'uomo, che grazie alla spinta di alcune fazioni aliene, portarono all'ascesa di Hitler, dimenticando che i finanziatori del dittatore furono gli stessi che ne decretarono la fine. Non manca un elogio agli Stati Uniti, che pur tra tante difficoltà economiche riuscirono a sconfiggere Hitler, sfamando anche gli sconfitti, dimenticando, purtroppo, che proprio gli USA, usarono l'atomica contro popolazioni civili in Giappone. Insomma è un libro che lascia perplessi per le rivelazioni (già conosciute tra cui i disastri) e le soluzioni (sempre lontane).