<p>Il pregio migliore del saggio “Se vuoi sbloccarti lanciati!” di Pasquale Foglia è probabilmente quello di rendere chiaro e interessante il dialogo tra il Sé istintivo e l’Io Cosciente e quindi anche tra i due emisferi cerebrali che in condizioni ordinarie sono “l’uno contro l’altro armato”. Infatti, in ogni essere umano c’è il meglio del meglio, ma anche il peggio del peggio e il nostro compito principale è quello di manifestare il meglio tenendo a bada il peggio, come per esempio gli istinti, l’abitudinarietà, la pigrizia e la paura dei cambiamenti senza i quali nessun miglioramento è possibile. Senza un Io Cosciente forte, volitivo e responsabile, diciamo pure senza uno sforzo di volontà – da qui il sottotitolo perentorio del libro: “Senza uno sforzo di volontà sei un fallito”! - la pigrizia e le paure del nostro Sé Istintivo uccidono in partenza i nostri desideri e i nostri sogni. La volontà è veramente tutto: la forza di volontà è ciò che fa la differenza tra le persone!L’autore giunge alla conclusione che la pratica è molto più importante della teoria e che occorre lanciarsi nell’azione per evitare di restare eternamente bloccati dalle paure, erroneamente convinti di non essere capaci, di non essere portati per determinate attività. La paura si vince buttandosi nell’azione ed è proprio l’azione che porta ad avere successo nella vita. Ma bisogna anche stare attenti agli eccessi perché esagerando si finisce per squilibrarsi. L’unico modo per far cessare le paure, il rimuginamento interiore e i pensieri negativi è il passaggio all’azione perché ciò mette d’accordo i due emisferi cerebrali e le loro opposte tendenze attraverso un compromesso! Quando c’è un pensiero nella mente che ti blocca e ti impedisce di passare all’azione, fa’ tre respiri profonondi e buttati! Chi si lancia nell’azione è sempre vincente! Tutto sta a lanciarsi perché dopo diventa ogni cosa più facile. E una cosa è sicura: se non fai niente, se non ti muovi, se non passi all’azione resta tutto come prima!Molto esplicativa è la recensione di un lettore di Venezia, tale Alberto Bertotto, che così scrive: «Il secondo saggio di Pasquale Foglia è uno di quei libri che bisognerebbe tenere sempre a portata di mano e rileggere ogni qualvolta ci si sente un po’ giù, o le cose non vanno proprio per il verso giusto, perché con parole semplici e concetti chiari ci fa capire che siamo del tutto normali, che in noi non c’è niente che non va. Il potere di questo saggio, naturale prosieguo del suo primo "La felicità a portata di mano", è quello di riuscire a farti sentire meglio già durante la sua lettura. Sarà la passione che ci mette l’autore, o forse lo scoprire che i nostri problemi non sono solo nostri, e tutto sommato non sono nemmeno questi enormi problemi, sta di fatto che arrivati all’ultima riga dell’ultima pagina ti viene da esclamare a voce alta: Grazie Pasquale!». Stefania*</p>