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Recensioni e opinioni su “Rework


Recensioni

Valutazione media: 5,0 stelle su 5

Voto medio su 4 recensioni dei clienti

100% recensioni con 5 stelle 5
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Recensioni dei clienti

Mirta.affi@gmail.com A.

Recensione del 30/08/2018

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 26/12/2017

geniale

Parvinder K.

Recensione del 18/02/2012

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 18/02/2012

Non è come gli altri libri su business che hai già letti, sia per il suo chiaro messaggio che per la sua concisione. La maggior parte delle sue idee non sono nuove ma sono dirette, concrete : - non prendere i prestiti per iniziare se non servono - non crescere indefinitamente - non sentire sempre il tuo cliente - lavora come meglio credi Recentemente, ho letto tanti libri su business soprattutto quelli che si concentrano su start-up delle piccole attività, ma questo libro è uno dei migliori che ho letti. Spesso i libri su alcune materie come i libri scolastici, i libri sulla finanza, o business rendono più complicato la materia in se, ma Rework semplifica tutto. Il libro contiene i 12 capitoli. In tutti i capitoli gli autori consigliano al contrario di tutto quello che hai sempre sentito su business. I miei preferiti capitoli sono: - Ignora il Mondo Reale - Pianificazione è Indovinare - Perchè Crescere ? - Lavoro - Concentra su Tuoi Bisogni - No Tempo è No Scusa

Letizia D.

Recensione del 22/04/2011

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 22/04/2011

ho adorato questo libro la genialità è sempre sorprendentemente semplice

Barbara O.

Recensione del 28/11/2010

Valutazione: 5 / 5

Data di acquisto: 14/10/2010

Ho apprezzato particolarmente questo libro per la sua innovazione che – in alcuni aspetti – rasenta l’irriverente, con uno stile narrativo ironico e sintetico. Ho condiviso e mi sono riconosciuta in moltissime idee esposte: le idee “contraddittorie” (secondo il mondo del project management) relative alla pianificazione (“pianificare è indovinare”), del “fare meno è meglio”, del concetto che “le riunioni sono tossiche”; le riflessioni sulla gestione corretta del proprio lavoro (no ai workalcol, del giusto lavoro, del non fare gli eroi… tanto non serve a nulla), dei lunghi elenchi improduttivi, del concetto del “dire no di default” (bella la citazione di Henry Ford: “Se avessi dato retta ai clienti, avrei fornito loro un cavallo più veloce”), del costruirsi un pubblico utilizzando le nuove forme di comunicazione; ho amato l’idea dell’insegnare più dei concorrenti (condivisione).