Recensioni e opinioni su “Pensa Magro”

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Recensioni dei clienti

Questo libro è ricco di pensieri, parole, suggerimenti, Morelli spiega come il cibo sia connesso con la vita emotiva, una scrittura semplice, fluida, una espressione viva, mai noiosa, argomentazioni curiose, pregne di contenuto, metafore calzanti, insomma l’ennesimo libro del Professore che non delude e che ti accompagna a imboccare la via migliore. Da acquistare e conservare gelosamente perché arriverà sempre il momento in cui si sentirà la necessità di rileggere nuovamente una paginetta.

Questo libro mi è stato regalato, non perché l'amica che me lo ha regalato volesse trasmettermi il messaggio che io dovessi dimagrire, anche se alcuni chili in più li ho, ma perché voleva regalarmi bijoux, ma che io gentilmente ho rifiutato, allora mi ha proposto di scegliere tra due libri. E ho scelto questo, rivelandosi una scelta giusta. Perché ho trovato interessante il metodo, rivoluzionario, di Morelli di dimagrire senza dieta. Ci dice, con linguaggio semplice e al contempo profondo, che il primo passo falso da non commettere è imporsi una dieta, perché si può cadere in un circolo vizioso: le diete restrittive portano alla trasgressione, poi sensi di colpa, e poi abbuffate, magari di notte, in cui i freni inibitori si allentano, e la rabbia repressa di giorno, si esprime di notte in raid al frigorifero. Ma l'aspetto più importante è capire che il grasso accumulato esprime, a livello inconscio, l'accumulo di pensieri, zavorra mentale che si traduce in zavorra corporale. E altro altro ancora.

Quante volte ci siamo domandati perchè, nonostante una dieta ferrea, non riuscivamo a dimagrire? Oppure che tutto d'un tratto abbiamo cominciato a ingrassare? Oppure perchè senza accorgercene siamo spesso alla ricerca di qualcosa da assaporare, sgranocchiare, sbocconcellare? Ebbene, Morelli riporta con dovizia di particolari, ma anche delicatezza, la sua testimonianza di psicoterapeuta nell'osservare quanto la PSICHE fa sul dimagrimento / ingrassamento del corpo umano. Spesso non riusciamo a seguire una dieta perchè ci deprimiamo e allora ci colpevolizziamo, pensando che siamo deboli. In realtà è un vero è prioprio istinto di sopravvivenza del cervello! E Morelli lo spiega molto bene, dicendo che la soluzione non sta tanto nella dieta (semmai nell'equilibrio alimentare) bensì nel cercare 'altro' che non sia il cibo a rinfrancare lo spirito, spesso sofferente (di questi tempi di crisi poi..) e pieno di solitudine, preoccupato, che vede nel cibo l'unica consolazione (con in più gli spot tentatori!). Da leggere

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