Recensioni e opinioni su “Gli Angeli di John Dee”

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Libro molto interessante, tra i pochi che si possono trovare (se non l'unico) in lingua italiana sulla figura controversa quanto maestosa e affascinante del D. John Dee e la sua biografia. Il libro è una sorta di biografia riassuntiva che si concentra appunto sui contatti con le entità angeliche (citando preziosi brani dal suo diario personale), che il grande primo astrologo e 'mago di corte' della grande Elisabetta I ebbe, creando grazie a questi contatti, avvenuti mediante rituali precisissimi, col suo collega E. Kelley, tutto lo sterminato sistema dell'alfabeto e dalla magia enochiana, utilizzati e praticati ancora oggi da ordini esoterici come la famosa Golden Dawn.

Un libro un po' deludente, vista l'aspettativa che circonda l'eccellente nome di John Dee. Direi che l'autore mostra un'eccessiva preoccupazione di dare al testo un'impostazione di tipo accademico, con tutte le inevitabili conseguenze che confinano l'argomento dentro i confini della razionalità; mentre , trattandosi di un argomento che esula dalla valutazione accademica di tipo razionale, avrebbe dovuto essere affrontato in base alle sue caratteristiche. In ogni caso il libro può essere utile per dare una connotazione un po' meno nebulosa a un personaggio che non si presta ad un'inquadramento ben preciso. In quanto però rappresentante di uno specifico momento storico, l'autore mette in evidenza i limiti di questo come di quello, al tempo stesso sottolineandone alcune "centrature" del bersaglio della conoscenza metafisica. Però, lasciatecelo dire,m ci si aspettava di più ( e di meglio).

John Dee: un grande uomo a cui tutti dobbiamo molto, anche se non lo sappiamo. E molto dobbiamo anche all'Editore che, attraverso un percorso magico, ci costruisce intorno un'ipotesi di immortalita'. Ma soprattutto molto dobbiamo a noi stessi se saremo capaci di leggere bene questo bel libro.

John Dee è uno straordinario personaggio dalle mille sfaccettaure. La piu' importante, anche se a lungo trascurata, e la sua 'angelogia', le sue 'conversazioni' con gli angeli che durarono venti o trenta anni, e in realtà non finirono mai. Ma la cosa piu' importante di questo libro è che è stato pubblicato da una casa editrice che ha forse gli stessi obiettivi del mago elisabettiano.

Sevogliam o avere un'idea più chiara e precisa di questo notevole personaggio, allora molto meglio di questo libro abbastanza deludente è quello bellissimo diGustav Meyrink, un vero capolavoro: "L'Angelo della finestra di occidente", che pur essendo opera di narrativa si avvale da un'ambientazione storica estremamente accurata, mettendo in luce pregi e difetti dell'uomo, nonché chiarendo chi era davvero il suo medium e il suo "angelo "

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