Ideale per:
- stimola le difese immunitarie
- lenitivo e antinfiammatorio
- azione antibatterica
Descrizione
Questo miele è prodotto dalle api che si nutrono dei fiori dell'albero di manuka (Leptospermum Scoparium), una pianta indigena che cresce nelle distese incontaminate e prive di qualsiasi tipo di inquinamento della Nuova Zelanda.
Benefici
Questa confezione del miele di manuka contiene 550 MGO (MethylGlyOxal), ossia 550 mg di Metilgliossale per chilo di miele. Ha efficacia terapeutica molto potente, per cui è bene non abusarne, ma usarlo in caso di necessità.
Può essere usato per alleviare sintomi quali:
- gastrite,
- reflusso gastroesofageo,
- candida,
- parassitosi.
La sigla MGO™ è un nuovo standard di recente applicazione, in quanto è stato scoperto in all'Università di Dresda che il potere antibatterico del miele di manuka è dato da un composto ben preciso contenuto in esso che è il MethylGlyOxal. MGO è la sigla di MethylGlyOxal o Metilgliossale in italiano, è un composto che si forma naturalmente nel nettare del fiore di Manuka, pronto per essere raccolto dalle api ed è il componente responsabile delle proprietà eccezionali di questo miele.
Modalità di utilizzo
Adulti: un cucchiaino 30 minuti prima dei pasti, 3 volte al giorno.
Bambini: dai 2 anni in su, in base alla loro età e al motivo della somministrazione, il dosaggio va da 1 cucchiaino a 3 cucchiaino al giorno.
Per non alterare le qualità terapeutiche del Metilgliossale, è bene assumere il miele puro o disciolto in un po' di acqua fredda. Non va utilizzato né per dolcificare bevande calde, né per addolcire dolci e altri piatti sottoposti a cottura.
Approfondimenti
Caratteristiche e studi clinici
Grazie alla sua ampia distribuzione e alla grande quantità di nettare prodotto dai suoi numerosi fiori, la Leptospermum scoparmi è una delle piante dove le api, introdotte in nuova Zelanda dagli europei, preferiscono prelevare il nettare. Il miele che ne viene prodotto ha un colore ambrato, un sapore particolare e proprietà tixotropiche, cioè è in grado di diminuire la propria viscosità se sottoposto ad agitazione.
Sebbene le proprietà fitoterapiche di questo miele siano conosciute da molto tempo dalle popolazioni native della Nuova Zelanda, fino a poco tempo fa veniva impiegato al di fuori di questi gruppi etnici esclusivamente per uso alimentare.
I primi studi scientifici risalgono agli inizi degli anni Novanta, condotti dall'equipe di ricercatori del dipartimento di Biologia dell'Università di Waikato (Nuova Zelanda) guidati dal Prof. Peter Molan.
Già allora si notò, indagando sulle proprietà antibatteriche di differenti tipi di miele monoflora ottenuti da oltre 26 diverse specie di piante, che quello ottenuto dai fiori di Leptospermum scoparmi risultava tra i più attivi in tal senso.
Si vide anche che sottoponendo il miele di manuka ad azione enzimatica per eliminare i perossidi, la sua attività non variava in maniera significativa. Ciò conferma che l'azione antibatterica di questo miele non è da attribuire ai perossidi presenti.
Questo miele è ad oggi l'unico che mantiene l'attività antibatterica invariata avendo il vantaggio di non dover contare solo sull'azione del perossido di idrogeno.
Questa peculiare particolarità è stata denominata UMF (Unique Manuka Factor) e viene indicata con un valore specifico, per ogni campione di miele, che indica la percentuale di fenolo in soluzione che abbia lo stesso potere battericida.
I dati raccolti dai ricercatori dimostrano l'utilità del miele di manuka nel trattamento topico di ferite di varia origine, al fine di favorirne la cicatrizzazione e combattere la contaminazione batterica, nonché come integratore alimentare in caso di gastrite e ulcera causata da Helicobacter pylori e nel trattamento delle infezioni del tratto oro-faringeo, quali per esempio faringiti, laringiti e tonsilliti.
Oltre alle proprietà antibatteriche comuni ad altri tipi di miele, contiene anche un insieme di principi ad azione antibatterica, che agiscono efficacemente contro di molti ceppi di microrganismi, molti dei quali antibiotico-resistenti.