Pensieri ne abbiamo tutti quanti, in ogni istante della nostra vita, ma come agiscono su di noi?
Le numerosissime forme-pensiero che ci gravitano intorno condizionano e paralizzano le nostre scelte, attirano la collera e l'impulsività, rinforzano le nostre paure.
Le forme-pensiero sono all’origine delle malattie e di comportamenti nocivi per noi e per gli altri.
Dopo averle descritte in Forme-pensiero: riconoscerle, scoprire la loro influenza sulla nostra vita, Anne Givaudan, specialista nelle terapie essene fondate sulla luce e sul suono, ha raccolto gli elementi che possono provocare una forma di apertura propizia alla guarigione.
È un’opera eminentemente pratica, che risveglia in noi l’unica forza capace di trasmutare le forme-pensiero: l’Amore.
Dalla prefazione
Questo secondo volume è essenzialmente dedicato alle pratiche e alle meditazioni che vi faranno diventare gli “alchimisti”, i “trasmutatori” delle vostre forme-pensiero.
Per questo, è indispensabile comprendere che il primo dialogo che va ristabilito è quello che ci conduce ad una parte di noi non riconosciuta, non voluta e, fino ad oggi, messa da parte.
Il bambino che ci portiamo dentro, che ci piaccia o no, non può essere ignorato, e non è facendoci carico degli altri che riusciremo a guarirlo. Trasformare una forma-pensiero richiede che si riesca ad amare profondamente tutti quegli aspetti di noi che fanno sì che siamo quali siamo oggi.
Ombra e Luce camminano insieme, simili e opposte, nel più profondo di noi e nella zona periferica di ciò che siamo, fino a che supereremo questo dualismo per entrare in comunione con l’Uno. Allora, le energie degli opposti si uniranno come un Sole immenso, creato dall’alchimia dell’Amore.
Leggete semplicemente quello che segue, se volete praticate, ma non giudicate nulla: né voi stessi, né quello che vi viene proposto. Può essere che, dopo un po’ che vi esercitate, vi venga da dire:
«Non valgo niente, non ci riesco», oppure «Ecco un altro libro che non mi ha aiutato, non vale niente», o «Ci ho provato, ma non cambia niente!».
Semplicemente, pratiche di questo genere non si possono “provare”: vanno vissute quotidianamente, senza sforzi particolari, senza lottare con nulla e nessuno, senza lesinare il tempo, senza prefiggersi uno scopo o darsi dei limiti, e senza neppure voler raggiungere un obiettivo, perché «lo scopo non è esterno a noi, noi siamo lo scopo».
Questi esercizi sono pratiche di autoguarigione e l’energia che li permea è un’energia di trasmutazione. L’uso che ne farete è affar vostro, completamente, perché sono destinati a ciascuno di voi individualmente, e si adatteranno a quello che siete nell’istante presente.
Pensate comunque che sono necessari ventun giorni per cambiare la programmazione del vostro cervello, ed evacuare dai suoi schemi obsoleti il “programma” vecchio.
"Siete voi stessi creatori, mediante ii vostri pensieri; sono questi pensieri che, in questo regno e poi anche in altri, hanno il compito di trasmutare e quindi creare la materia come scala dello Spirito."
- Anne Givaudan e Daniel Meurois, Di luce in luce