Il Black Friday spinge a comprare.
Tu puoi scegliere di aiutare.
Il 27 e 28 novembre, trasforma il tuo acquisto in un gesto di solidarietà
Anche quest’anno Macrolibrarsi dice no agli sconti selvaggi e sì a un gesto concreto per chi oggi vive in condizioni di guerra e rischia di essere dimenticato. Il 10% dei tuoi acquisti di giovedì 27 e venerdì 28 novembre sarà devoluto a due ONG che operano nei territori più colpiti della Palestina: Vento di Terra ed EducAid.
Perché diciamo no al Black Friday
- Favorisce i colossi a discapito delle piccole imprese
- Promuove consumi eccessivi e non necessari
- Genera un forte impatto ambientale
- Svilisce il valore del lavoro e della qualità
- Crea forti pressioni logistiche e lavoro precario
In un momento in cui il Black Friday viene presentato come un’occasione imperdibile, la nostra azienda sceglie consapevolmente di non aderire a questa iniziativa (leggi il nostro Comunicato Ufficiale No al Black Friday in fondo alla pagina). Una scelta che nasce da una visione etica, sostenibile e rispettosa del valore autentico delle persone, dei prodotti e del lavoro.
Gaza non fa più notizia, ma la guerra non è finita
Mentre ovunque impazzano offerte in apparenza strabilianti, ma che celano costi nascosti per la salute dell'ambiente e per i diritti delle persone, noi di Macrolibrarsi, insieme a te, scegliamo ancora una volta un’altra strada: più umana, più coraggiosa, più consapevole.
Il 10% di ogni tuo acquisto fatto giovedì 27 e venerdì 28 novembre sarà donato direttamente a due ONG che operano da sempre nella Striscia di Gaza, e il cui lavoro oggi è più importante. che mai:
- Vento di Terra, che da anni lavora per riportare scuola, gioco e dignità ai bambini nella Striscia di Gaza;
- EducAid, che assiste le persone con disabilità che vivono in condizioni estreme e continua a garantire supporto anche sotto le macerie, grazie a 30 operatori locali.
Non sono progetti “a distanza”: conosciamo queste due ONG personalmente. Le abbiamo incontrare, ascoltate, portate sul palco del Macrolibrarsi Fest. Sappiamo chi sono, cosa fanno, e perché contano, e abbiamo scelto di supportarli.
Due progetti, un’unica missione: proteggere i più vulnerabili
Bambini che non hanno più una famiglia, una casa, una scuola. Persone con disabilità senza ausili e cargiver, lasciate sole nella devastazione.
In Palestina, ogni giorno è una corsa contro il tempo. Le due ONG che sosterremo con questa iniziativa lavorano sul campo per garantire:
- attività educative (come il cinema mobile) dove le scuole sono state distrutte
- supporto psicologico e affettivo per bambini in stato di shock
- un pasto caldo e dignitoso dove anche mangiare è difficile
- aiuti materiali e assistenza quotidiana per chi ha disabilità o necessità di cure speciali
Quanto viene donato?
Semplice: il 10% del tuo ordine delle giornate di giovedì 27 e venerdì 28 novembre sarà devoluto in parti uguali a Vento di Terra ed EducAid.
Un esempio? Se spendi 50 euro, 5 euro andranno direttamente sul campo a sostenere chi lavora ogni giorno per ridare un presente e un futuro a chi l’ha perso.
Perché partecipare
Non è solo un gesto etico. È un modo per trasformare ogni acquisto in un atto di responsabilità, di fiducia, di libertà.
Tutti insieme lo abbiamo già fatto negli anni scorsi:
- Nel 2021 abbiamo contribuito all’acquisto di uno scuolabus per i bambini del Congo, in collaborazione con Still I Rise
- Nel 2022 abbiamo sostenuto MareVivo, Still I Rise e Vivi Consapevole in Romagna
- Nel 2023 abbiamo piantato una Tiny Forest
- Nel 2024 abbiamo donato oltre 9.000 euro a Vento di Terra a sostegno dei bambini della striscia di Gaza
- Al Macrolibrarsi Fest 2025 abbiamo invitato sul palco delle conferenze sia Vento di Terra che EducAid per parlare di fronte a centinaia di persone delle loro attività
- E oggi, nel 2025, torniamo a dare il nostro contributo in Palestina, dove la vita dei più deboli è appesa a un filo
Come partecipare
- Fai il tuo ordine su Macrolibrarsi il 27 e 28 novembre.
- Noi doneremo automaticamente il 10% a Vento di Terra ed EducAid.
- Il tuo gesto si trasforma in supporto reale per i bambini e le persone con disabilità che vivono nella striscia di Gaza.
Ogni acquisto è un gesto di libertà
Dimostra insieme a noi che un’altra economia è possibile: una in cui il bene comune conta più del margine; una in cui le persone contano più del profitto.
Il 27 e 28 novembre, scegli di star bene facendo del bene.
Comunicato Ufficiale – No al Black Friday
In un momento in cui il Black Friday viene presentato come un’occasione imperdibile, la nostra azienda sceglie consapevolmente di non aderire a questa iniziativa. Una scelta che nasce da una visione etica, sostenibile e rispettosa del valore autentico delle persone, dei prodotti e del lavoro.
Perché diciamo “no” al Black Friday
1. Favorisce i colossi a discapito delle piccole imprese
Il Black Friday è un’iniziativa avvantaggia soprattutto le grandi multinazionali dell’e-commerce, capaci di sostenere sconti estremi e politiche commerciali aggressive. Le piccole realtà territoriali, artigiane e indipendenti faticano a reggere una pressione di questo tipo.
Noi scegliamo di non partecipare a un modello che rischia di indebolire ulteriormente il tessuto delle imprese locali, a cui sentiamo di appartenere.
2. Promuove consumi eccessivi e non necessari
Il Black Friday spinge a comprare ciò che non serve, attraverso logiche di urgenza e sconto che portano a scelte impulsive. Questo approccio è in contrasto con la nostra idea di consumo consapevole e responsabile, basato sul valore reale e non sulla frenesia del momento.
3. Genera un forte impatto ambientale
La corsa all’acquisto determina picchi di spedizioni, imballaggi, resi e sprechi. Tutto ciò si traduce in un aumento significativo di emissioni, rifiuti e congestione logistica.
Crediamo in un modello di crescita sostenibile, che riduca al minimo l’impatto sul clima e sull’ambiente.
4. Svilisce il valore del lavoro e della qualità
Sconti estremi distorcono la percezione del valore dei prodotti, mettendo in ombra la qualità, l’etica delle filiere e l’impegno delle persone che vi lavorano.
Preferiamo offrire prezzi giusti tutto l’anno, nel pieno rispetto di chi produce e di chi acquista.
5. Crea forti pressioni logistiche e lavoro precario
Il Black Friday provoca un improvviso e innaturale picco di ordini e spedizioni che impatta pesantemente sull’intera filiera logistica.
Per far fronte all’esplosione del volume di lavoro, magazzini, corrieri e operatori devono spesso:
ricorrere ad assunzioni temporanee di pochi giorni, senza garanzie di continuità;
sottoporre il personale a ritmi straordinari e turni intensivi;
gestire un intasamento delle linee di distribuzione che porta a ritardi, errori e inefficienze;
sostenere livelli di stress operativi non compatibili con un modello di lavoro sano e dignitoso.
Questa dinamica ha conseguenze non solo sulla qualità del servizio, ma soprattutto sulle condizioni delle persone che lavorano dietro ogni spedizione.
Scegliere di non aderire al Black Friday significa anche tutelare la dignità del lavoro e favorire una logistica più equilibrata, sostenibile e rispettosa.
Il nostro impegno: scelte consapevoli, ogni giorno
Rinunciare al Black Friday non significa rinunciare a offrire valore ai nostri clienti. Significa farlo senza compromettere la qualità, l’etica e la coerenza che guidano le nostre scelte da sempre.
Preferiamo promuovere:
- relazioni basate sulla fiducia e non sulla fretta,
- un consumo attento, informato e rispettoso,
- prodotti e servizi che durano nel tempo,
- un modello economico che sostiene persone, territorio e ambiente.
- Un invito ai nostri clienti
Vi invitiamo a fare acquisti con calma, scegliendo ciò che serve davvero, valutando la qualità, la storia e l’impatto di ogni prodotto.
La sostenibilità non si costruisce in un giorno: è una strada fatta di scelte quotidiane.