Enki, figlio primogenito di Anu, che regna su Nibiru, occupandosi del passato, esso stesso percepiva il futuro.
Il passato diventerà il nostro futuro? Al genere umano accadranno le stesse cose già successe su un pianeta lontano dalla terra?
Circa 445.00 anni fa, astronauti provenienti da un altro pianeta giunsero sulla Terra in cerca di oro. Qui assunsero il ruolo di divinità, trasmettendo la civiltà al genere umano e insegnando agli uomini a venerarli.
La storia completa dell’impatto degli Annunaki sulla civilizzazione umana è stata magistralmente narrata da Zecharia Sitchin nelle sue opere precedenti e in particolare ne Le Cronache Terrestri.
Fino a oggi però, è sempre mancato il punto di vista fondamentale, quello degli stessi Annunaki, “coloro che dal Cielo scesero sulla Terra”. Com’era la vita sul loro pianeta? Quali ragioni li hanno spinti a stabilirsi sulla Terra e che cosa li ha poi allontanati dalla loro nuova patria? Per trovare risposta a queste domande serviva la testimonianza diretta di chi aveva vissuto da protagonista quelle antiche vicende.
Convinto dell’esistenza di questa testimonianza, Sitchin ha cominciato a cercarne le prove. Grazie ad uno studio approfondito delle fonti primarie, ha ricreato le memorie di Enki, il comandante degli Annunaki.
Nasce così Il Libro perduto di Enki, una storia che ha letteralmente inizio in un altro mondo.
Un racconto epico di dei e uomini che si svolge parallelamente alla Bibbia e che mette in discussione molte delle nostre certezze sul passato e sul futuro.
"Un tempo designato gli eletti verranno qui e troveranno lo scrigno e le tavolette, apprenderanno tutto quello che ti ho dettato e da quel momento in poi il vero racconto degli inizi, dei tempi antecedenti, dei tempi antichi e della grande calamità saranno noti come le parole del signore Enki. Sarà un libro di testimonianza del passato e un libro di predizione del futuro, poiché il futuro è racchiuso nel passato e le prime cose saranno anche le ultime".
Enki, il comandante degli Annunaki