Le origini dell'uomo moderno sono dawero così recenti? La teoria dell'evoluzione è così scientificamente documentata e inattaccabile? Una recente interpretazione archeologica condotta da due ricercatori dimostrerebbe il contrario.
Secondo Michael A. Cremo e Richard L Thompson, a dispetto delle più consolidate teorie scientifiche, le origini dell'uomo moderno non risalirebbero a 100.000 anni fa, ma a ben tre milioni di anni fa.
I siti archeologici che producono tali evidenze, non solo sotto forma di reperti paleontologici, ma anche di manufatti, vengono dettagliatamente descritti e interpretati in questo saggio affascinante e provocatorio.
L'intento divulgativo di questo studio non smorza tuttavia i toni di accusa contro il mondo scientifico, che secondo gli autori avrebbe ignorato e occultato le prove più scomode, con l'obiettivo di mantenere saldo lo "status quo" della teoria evolutiva.
Ciò che emerge è che con ogni probabilità non è esistita un'evoluzione del genere umano dall'Australopiteco all'Homo Sapiens, ma che al contrario uomini e ominidi hanno da sempre coesistito sulla Terra e che quindi la teoria evoluzionista della vita sul nostro pianeta, su cui si basano le odierne scienze naturali, non hanno alcun fondamento certo.
Tra gli argomenti trattati nel libro:
- Il canto del leone rosso: Darwin e l'evoluzione dell'uomo
- Ossi incisi e ossi spezzati: gli albori delle illusioni
- Testimonianze di civiltà progredite appartenenti a ere remote
- Resti di scheletri umani anomali
- L'uomo di Giava
- L'uomo di Pechino e altri ritrovamenti in Cina
- Esistono ancora gli uomini scimmia?
Introduzione di Graham Hancock
Dicono del libro
«Questo libro rappresenta una pietra miliare nei progressi della ricerca del xx secolo... Nessuno, prima d’ora, aveva proposto una rivalutazione dell’intera storia del genere umano in modo così razionale e documentato.»
Graham Hancock, autore di Impronte degli dèi
«L’incredibile resoconto di come le evidenze archeologiche siano state fatte sparire (...) per proteggere il paradigma dominante.»
Phillip Johnson, Berkley University
«Che si accettino o meno le prove presentate in questo libro, ho la sensazione che non ci saranno comunque più scuse per ignorarne l’esistenza.»
David Heppell, Dipartimento di Storia naturale, Royal Museum of Scotland
«Un valido contributo allo studio sull’origine e sulla storia dell’uomo.»
Siegfried Scherer, biologo, Università di Monaco